Sbaffo, capitano e trascinatore: «Ad Ancona la Recanatese vuole fare una grande partita»

Sbaffo, capitano e trascinatore: «Ad Ancona la Recanatese vuole fare una grande partita»
RECANATI Volare con i piedi per terra. Un ossimoro accompagna questo inizio campionato di una Recanatese che sta mettendo bandierine importanti nella geografia calcistica....

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RECANATI Volare con i piedi per terra. Un ossimoro accompagna questo inizio campionato di una Recanatese che sta mettendo bandierine importanti nella geografia calcistica. Recanati, per gli sportivi, inizia ad essere individuata non solo come la cittadina di Leopardi, ma anche di una società che al suo secondo anno nel professionismo sta vivendo un sogno ad occhi aperti in una stagione dove ad un terzo del percorso è già a quota 21 punti a lottarsela in zona playoff con le big

 


Il derby 

All’orizzonte della Recanatese non c’è una gara qualunque. Sabato alle 18.30 i leopardiani saranno di scena al Del Conero contro l’Ancona. L’ultima volta non andò proprio benissimo, lo scotto del 4-0 Sbaffo e compagni lo hanno riscattato già nella gara interna di fine campionato dell’ultima stagione. Questa volta però al Del Conero la musica potrebbe essere completamente diversa. «Sabato sarà una bella partita – conclude Sbaffo -. Inutile nasconderlo, è sentita un pizzico in più delle altre. È normale che sia così. I derby appassionano nel calcio. Lo stadio è di quelli importanti. La Recanatese andrà lì a fare una grande partita. Il morale è alto e quando vedo i giovani correre fino al 96’, mi rende orgoglioso di far parte di questo gruppo. E’ un bel percorso».

Gol e spettacolo 

Con l’Olbia due gol, uno più bello dell’altro. Aggiungiamo anche un assist per completare la festa con Morrone che ha consolidato il 4-1 finale. La copertina di questa Recanatese non può non prendersela Alessandro Sbaffo, capitano, acrobata e a due passi da casa sua si è riscoperto anche goleador. Sbaffo non è nuovo a queste cose. Tutta Italia lo aveva imparato a conoscere soprattutto per quella famosa rete nel 2009 da centrocampo quando indossava la maglia dell’Albinoleffe e beffò l’allora portiere della Ternana Gallo. Ancora non sapeva però di essere un vero bomber. Pagliari ha capito al volo quanto potesse essere pericoloso negli ultimi quindi metri. Lo ha avvicinato piano piano alla porta e Sbaffo lo ha accompagnato, insieme a tutta la Recanatese, di nuovo in Serie C. Habitat naturale per un esemplare come lui. La conferma è arrivata lo scorso anno, ma solo quest’anno, grazie alla rilevanza mediatica di Sky, le folli giocate di quella folta chioma bionda stanno rimbalzando di social in social. Si è sbloccato tardi, ma già quell’esterno al volo contro l’Arezzo era entrato tra i top gol di giornata. Per non parlare della viralità dell’assist di tacco per Lipari a Pescara. E poi domenica, con l’Olbia, una rovesciata da cineteca pronta a gare il giro del web. 

Prima il noi 

Se vi trovaste a parlare con Sbaffo, queste cose per lui sono la normalità. Come ha evidenziato lo stesso Re Leone nell’immediato post gara commentando la doppietta con l’Olbia. «Le mie due reti sono nate da altrettante belle azioni da parte dei miei compagni. Da chi ha recuperato, dall’assist di Ferretto, o dallo stesso Melchiorri che si conferma uno degli attaccanti più forti della Serie C. Quando fai le cose fatte bene, non possono non finire nel migliore dei modi». L’umiltà e il “noi” sono caratteristiche intrinseche di un Alessandro Sbaffo, anima e cuore di questa Recanatese. È stato lui a sbloccare la gara, così come è stato lui a chiuderla reagendo immediatamente alla rete di Dessena che aveva riaperto la partita nel finale e avrebbe complicato la faccenda ai giallorossi. Una sorta di dejavu della sfida precedente contro il Sestri Levante, dove i giallorossi si fecero rimontare dal doppio vantaggio. 

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Corriere Adriatico