SAN MARINO - Forse un errore alla guida, una frenata in ritardo e, complice l'asfalto reso viscido dalla pioggia, la macchina è piombata sugli spettatori. È...
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no di loro è morto sul colpo: si chiamava Enrico Anselmino, aveva 57 anni, era nato nell'astigiano ma abitava vicino a San Marino. Quando le ambulanze che erano già mobilitate sul percorso della gara, allertate dai commissari di gara, sono arrivate sul luogo dell'incidente non hanno che potuto constatarne la morte. Nello scontro sono rimaste ferite altre otto persone, con diversi gradi di gravità. In condizioni particolarmente critiche una donna, anche lei fra il pubblico del Rally Legend, che ha riportato diversi traumi ed è stata trasportata d'urgenza all' ospedale Bufalini di Cesena dove è stata ricoverata in terapia intensiva. Le sue condizioni sono giudicate gravi.
Gli altri sette feriti (tre dei quali arrivati al pronto soccorso in codice rosso) sono invece stati ricoverati o curati all'ospedale della Repubblica di San Marino. La gara, appuntamento che richiama anche piloti internazionali, nonché decine di migliaia di appassionati, è stata immediatamente sospesa, in segno di rispetto. È stata anche annullata la cerimonia di premiazione. La polizia civile e il commissario della legge Simon Luca Morsiani (l'equivalente del procuratore, nell'ordinamento sanmarinese) hanno fatto i rilievi per cercare di ricostruire quello che è accaduto. Anche il governo sanmarinese, fra i promotori della manifestazione, si è mobilitato.
«In questo momento - ha detto il ministro del turismo e dello sport Teodoro Lonfernini - la priorità e la preoccupazione della Segreteria di Stato e dell' organizzazione dell'evento è per le persone rimaste coinvolte». «Mi stringo al dolore della famiglia che questa mattina ha perso il proprio caro - ha poi aggiunto Lonfernini -, anche a nome di tutto il Governo della Repubblica di San Marino. Sono vicino alle famiglie dei feriti ricoverati presso il nostro Ospedale di Stato: ho chiesto di venire tempestivamente informato sulle loro condizioni di salute. È stato condotto tutto con grande professionalità da parte degli organizzatori perché questa importante manifestazione si svolgesse come sempre in totale sicurezza. Purtroppo però il mondo delle competizioni automotoristiche è rischioso - sia per chi lo pratica sia per chi vi assiste - e questi drammatici eventi sono imponderabili e imprevedibili». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico