Emozioni, gol, rimonte e conferme nel 2-2 tra Giappone e Senegal, due squadre a pari punti in testa alla classifica del girone H non a caso, con vista sugli ottavi di finale. I...
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La ripresa è a senso unico, il Giappone macina gioco e sfiora più volte il vantaggio, ma non affonda. Prima con Osako, occasione clamorosa con pallone da spingere in porta a due metri dalla linea su cross perfetto di Shibasaki, ma il centravanti nipponica manca incredibilmente l’appuntamento con la palla. Poi con una traversa a portiere battuto di Inui, al termine di un’azione in velocità devastante, imbeccato da Osako. Cissé capisce che deve cambiare qualcosa e getta nella mischia Kouyate al posto di uno spento N’Diaye, nel momento migliore dei giapponesi, a 19 minuti dalla fine, i Leoni piazzano la zampata del 2-1: cross velenoso di Sabaly che taglia tutta l’area, dall’altra parte arriva Wague e spara un missile che supera Kawashima per il vantaggio del Senegal. La strada verso gli ottavi sembra spianata, invece il Giappone non muore mai, e rimonta per la seconda volta grazie all’ennesimo regalo collettivo (il portiere N’Diaye maggior responsabile) della difesa senegalese. Uscita a vuoto del numero 16 che spalanca la porta agli avversari, assist intelligente di Inui per Honda (subentrato per Kagawa) che agguanta il 2-2 a porta vuota da 2 metri, primo giapponese a segnare almeno una rete in tre Mondiali.
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Corriere Adriatico