Rodini e Cesarini, impresa e rimonta d'oro nel canottaggio: l'arrivo è da batticuore e al fotofinish

Rodini e Casarini, impresa e rimonta d'oro nel canottaggio: l'arrivo è da batticuore e al fotofinish
Un oro incredibile, un rush finale da cardiopalma. E che fa la storia dello sport italiano, perché è il primo podio al femminile nella storia del canottaggio...

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Un oro incredibile, un rush finale da cardiopalma. E che fa la storia dello sport italiano, perché è il primo podio al femminile nella storia del canottaggio italiano. Il merito è di Federica Cesarini, varesina di 24 anni e alla cremonese Valentina Rodini (26) che nel doppio pesi leggeri delle Olimpiadi di Tokyo 2020 realizzano un autentico capolavoro, con uno sprint mozzafiato: dal quarto posto sono risalite addirittura al primo, battendo la Francia e l'Olanda di pochissimi centesimi. 

 

La gara è intensissima ed equilibrata dall'inizio: ai 1500 metri le azzurre sono terze, poi sembrano addirittura scivolare al quarto posto con la Romania terza. Poi gli ultimi cento metri sono da brividi e l'Italia non solo si prende il podio ma la medaglia d'oro, proprio sulla linea del traguardo. Incredule Valentina e Federica quando guardano il tabellone con il risultato, nessuno (neanche loro) si aspettavano un'impresa del genere. 

Chi sono Rodini e Cesarini, le donne d'oro

Il percorso verso Tokyo di Rodini e Cesarini è stato più che complicato, tra infortuni e il Covid che hanno costretto le due anche a lasciarsi per poter continuare ad allenarsi e non perdere la forma. Poi ai Giochi le due si sono rimesse in barca insieme e hanno vinto gli ultimi Europei a Varese. Da lì è nata la forza per presentarsi alle Olimpiadi e scrivere la storia del canottaggio italiano. 

Pietro Ruta e Stefano Oppo, medaglia di bronzo

Ma non c'è solo l'oro, perché pochi minuti prima a Tokyo era arrivato anche un bronzo nel doppio pesi leggeri con il lariano Pietro Ruta e il sardo Stefano Oppo, terzi dietro Irlanda e Germania. I due hanno provato a reggere il ritmo dei primi nei 1000 metri iniziali per poi controllare il terzo posto. Un bronzo quindi mai in discussione. 

 

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Corriere Adriatico