Il rinvio di Latini, portiere in gol «Ora proverò a farlo su punizione»

Il portiere Andrea Latini, 38 anni, andato in gol con il Sassoferrato Genga
ANCONA - Rinvio da quasi cento metri, il vento soffia forte, il rimbalzo tradisce il collega rivale Moscoloni e la sfera termina in rete. Tutto vero. Tutto accaduto sabato al...

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ANCONA - Rinvio da quasi cento metri, il vento soffia forte, il rimbalzo tradisce il collega rivale Moscoloni e la sfera termina in rete. Tutto vero. Tutto accaduto sabato al Comunale di Passatempo. Autore del lancio fortunato e vincente è Andrea Latini, che di mestiere fa il portiere ma che per una volta ha vestito i panni del bomber. È stato un gol molto importante il suo, perché ha permesso al Sassoferrato Genga di vincere ancora (1-0 sulla Passatempese, undicesima vittoria nelle ultime dodici gare) e di lanciarsi in fuga nel girone A di Promozione: ora sono sei i punti di vantaggio sul duo Portorecanati-Filottranese. «È stata una cosa strana – racconta il portiere 38enne del Sassoferrato - Ho calciato lungo e poi, dopo un rimbalzo che ha tradito il loro portiere, ho pensato: non prendere la traversa, non prendere la traversa. Ho visto che la palla è scesa giusto in tempo e mi sono detto: cavolo, ho segnato. È stata davvero una bella sensazione, anche al triplice fischio. Perché di solito il gol di un portiere porta un punto in rimonta disperata. Stavolta invece è arrivata una vittoria».


Portiere dai piedi buoni che finora non aveva mai segnato in carriera. «Anche se è dall’anno scorso che mi alleno sui calci piazzati e provo a convincere il mister a farmi battere le punizioni. Una volta ci andai vicino, ma l’amico Diego Ruspantini me lo negò con una gran parata».
Ora il Sassoferrato Genga è in vetta al girone A di Promozione a +6 sulle seconde: è fuga per la vittoria? «Anzitutto sabato abbiamo festeggiato la salvezza, perché crediamo che ormai sia fatta - conclude il portiere del Sassoferrato Genga - Poi ovviamente adesso vogliamo provare a restare lassù. I segnali che possiamo farcela sono tanti. Basti pensare ai pali colpiti dalla Passatempese sabato. E comunque sognare non fa mai male».
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Corriere Adriatico