ANCONA - I due gironi di Promozione allargati a 18, come l’Eccellenza, ma con un giro doppio di ripescaggi in ognuno per accogliere come un anno fa Anconitana e...
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La logica da seguire è ridare la giusta omogeneità a tutti i campionati e in tutti i livelli. L’estate passata, con i tracolli di Anconitana e Civitanovese, una esclusa dalla D e l’altra dall’Eccellenza, il paracadute si era aperto sul cornicione della Prima Categoria. Due gironi su quattro erano stati allargati a 18 innescando così due ripescaggi. Ne avevano beneficiato Chiaravalle e Aries Trodica. Il problema è che se nei gironi A e D le 32 squadre hanno poi disputato le consuete 30 partite, nel B e nel C le altre 36 ne hanno dovute giocare 4 in più. Differenza non di poco conto quando poi le vincenti dei playoff si affrontano negli spareggi finali per la promozione. Per cui la soluzione migliore è seguire l’assist dettato dai balzi compiuti dai dorici e dai civitanovesi: allargare le maglie in Promozione. Chiaro che, come in Eccellenza, anche qui le retrocessioni dovranno essere non più tre ma quattro (due dirette e due dai playout) in ogni girone: solo così, in caso che dalla D non retroceda nessuna marchigiana, dalla stagione 2019/20 tutti i campionati saranno tornati a 16, format naturale.
Se l’ipotesi dei due gironi di Promozione a 18 diventerà realtà, i ripescaggi saranno in tutto cinque, considerando il possibile ritorno della Jesina in D. Per cui se in Eccellenza salirà il Sassoferrato Genga, la migliore delle non promosse avendo perso lo spareggio finale dopo i playoff, in Promozione sbarcheranno Villa San Martino e Castignano, le due perdenti degli spareggi di Prima, Passatempese e Trodica, retrocesse al 14° posto dopo i playout di Promozione, ma anche la Vigor Castelfidardo, l’unica delle terze classificate ad aver chiesto il ripescaggio.
Così facendo la scia del ripescaggio in D della Jesina proseguirà anche in Prima Categoria e ne beneficerà il Cupramontana, primo in graduatoria con 65 punti tra le perdenti degli spareggi di Seconda, davanti a Isola di Fano (45) e Pagliare (40). In Seconda gli slot liberi erano già quattro in virtù delle fusioni tra Centoprandonese e Centobuchi, tra Pisaurum e Usav Pesaro e tra Real Cameranese e Vigor Camerano e di un altro vuoto presente in origine. Con i leoncelli in D salgono a cinque e le fortunate saranno Varano e Rotellese, sconfitte negli ultimi spareggi di Terza Categoria, Borgo Rosselli e Visso, retrocesse al 14° posto dopo i playout di Seconda, ma anche l’Ostra, la migliore in graduatoria con 95 punti tra le seconde classificate ai playoff di Terza, davanti a Dinamo Veregra (58) e Borgo Pace (50). Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico