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Il derby campano si tinge d'azzurro. Il Napoli spazza via la Salernitana con un perentorio 4-1, superando il Milan impegnato stasera nel posticipo con la Juventus. Tutto facile o quasi per la squadra di Spalletti, che solo nella fase centrale del primo tempo ha accusato una battuta a vuoto. Troppo in emergenza i granata per impensierire gli azzurri, alla terza vittoria di fila in serie A. Spalletti conferma l'undici che ha espugnato Bologna, con Fabian e Lobotka a dettare i tempi in mediana, Zielinski a legare con il centravanti (Mertens), Lozano a destra ed Elmas a sinistra. Recuperano Ospina e Insigne, che però partono dalla panchina come Osimhen. Colantuono è in piena emergenza e fa fatica ad allestire un undici di partenza competitivo.
Il modulo scelto dal tecnico della Salernitana è il 4-5-1, con un classe 1999 - Delli Carri - che fa il terzino sinistro e un classe 2001 - Vergani - ala destra.
Il Napoli insiste, sfiora il raddoppio con Lozano - tocco fuori su cross di Rui - e Mertens, che reclama un rigore dopo una strattonata di Di Tacchio. Ma la Salernitana al primo affondo pareggia. È il 33' quando Obi libera al cross Kechrida con un pregevole colpo di tacco, Bonazzoli è solo in area e insacca di prepotenza. Il Napoli, che forse aveva allentato la guardia, deve rituffarsi nel match. Fabian prova a scuotere i suoi con un sinistro velenoso, deviato da Belec oltre la traversa. Poi è Elmas, proprio allo scadere del primo tempo, a inventarsi la giocata che porta al 2-1, incuneandosi tra tre avversari prima di cadere in area per una spinta di Veseli. È rigore e dal dischetto Mertens spiazza Belec: rete numero 144 in azzurro per il belga. Colantuono, che prima dell'intervallo aveva perso pure Schiavone per un problema muscolare (dentro Jaroszynski), invita i suoi a non mollare.
Ma l'avvio di ripresa si trasforma in un incubo per i granata. Spalletti sostituisce lo spento Lozano con Insigne e il Napoli chiude i giochi in pochi minuti. Al 2' Rrahmani insacca da due passi sugli sviluppi di un corner: splendido il tocco di testa di Zielinski per Mertens, sul cui tiro-cross è lestissimo il difensore a correggere in rete. Poi è Insigne a procurarsi il rigore - tocco col braccio largo di Veseli, espulso nell'occasione - che vale il 4-1 e anche il raggiungimento, per il capitano, di Maradona a quota 115 gol con la maglia azzurra. Il finale di partita si trasforma in una sorta di accademia. Gli azzurri insistono, i granata si difendono. Colantuono lancia Simy nel finale, Spalletti dà spazio a Politano, Osimhen e anche a Zanoli e Ghoulam. Belec evita ulteriori guai e il match si chiude sul 4-1, col Napoli momentaneamente al secondo posto.
Corriere Adriatico