CINGOLI - Graziata dal tempo, accettabile per tutta la mattinata (nonostante le pessime previsioni), la diciannovesima Nove Fossi ha regalato spettacolo e passaggi...
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Ben 1.407 i bikers iscritti, come sempre più dell’aspetto sportivo ha colpito l’atmosfera di festa popolare, con i rifornimenti che, una volta passati i più veloci, si sono via via trasformati in stand gastronomici, senza contare gli appassionati fotografi, e gli amatori della mountain bike arrivati praticamente da tutta Italia, segno che la Nove Fossi sta coinquistando anche i bikers delle regioni del nord. A tagliare il traguardo con una media di 22,5 kmh, dopo 2 ore, 13’07’’ di dura fatica su un tracciato molto selettivo, è stato l’arceviese Leopoldo Rocchetti (Team Cingolani Specialized), alle sue spalle a poco più di un minuto Lorenzo Piepaoli (Cingolani Specialized) e a tre minuti David Lucertoni (Bikers Racing Team), il primo cingolano a salire sul podio nelle 19 edizioni.
Anche tra le donne un trio vincente, partito a spron battuto. A sfrecciare per prima sulla linea dell'arrivo Daniela Veronesi (media 17,95), poi la vincitrice della Nove Fossi 2015, Daniela Stefanelli, entrambe della Cingolani Specialized, mentre terza è giunta Francesca Bianconi. Nel tracciato corto di 22 km Gianmaria Bartolucci (Le Saline) si è imposto sul suo compagno di squadra Andrea Tonti e su Francesco Bellucci (Cucco Bike). Bene l'organizzazione dell’Avis Cingoli con circa 200 persone tra corsa e dopo corsa, con la distribuzione di più di 3.000 porzioni di vincisgrassi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico