Monticelli-Samb: il derby macchiato da una ignobile frase sul Ballarin

La tribuna del Del Duca durante Monticelli-Samb
ASCOLI  - Il sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli prende le distanze e condanna senza riserve la frase pronunciata ieri da uno spettatore non ancora identificato -...

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ASCOLI  - Il sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli prende le distanze e condanna senza riserve la frase pronunciata ieri da uno spettatore non ancora identificato - "bruciamoli come al Ballarin, dài" - allo stadio Del Duca di Ascoli durante la partita di calcio di serie D girone F Monticelli-Sambenedettese finita 1-1. Nel rogo dello stadio Ballarin di San Benedetto del Tronto, il 7 giugno del 1981, morirono due donne per le ustioni, un centinaio i feriti.


"Negli stadi purtroppo - aggiunge Castelli - si sentono troppo spesso bestialità, come nel caso di ieri, che deturpano il calcio e lasciano una grande amarezza in tutti coloro che giornalmente lavorano affinchè questo splendido gioco possa continuare a entusiasmare la gente".

Anche l'Asd Monticelli si dissocia e si scusa "in maniera forte e decisa dalle frasi vergognose pronunciate da un singolo spettatore". La società "si è dimostrata sempre contro ogni forma di violenza e impegnata in prima fila per la crescita sportiva e umana dei suoi ragazzi. Quando si parla di tragedie come quella dell'incendio al Ballarin o come la morte di Reno Filippini bisognerebbe dimostrare un rispetto che va oltre ogni forma di campanilismo o divisione. Non accettiamo però che la frase pronunciata da una singola persona permetta di lanciare fango su tutta la tifoseria del Monticelli, generalizzando un comportamento che non le appartiene e per cui molti hanno provato vergogna".
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Corriere Adriatico