Messi da record: segna tre gol e diventa il miglior marcatore della storia della Liga

Messi da record: segna tre gol e diventa il miglior marcatore della storia della Liga
BARCELLONA - Una tripletta decollata verso il cielo del Camp Nou ed ecco planare il record. A 27 anni Lionel Messi ha sbriciolato un altro primato, sorpassando il basco Telmo...

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BARCELLONA - Una tripletta decollata verso il cielo del Camp Nou ed ecco planare il record. A 27 anni Lionel Messi ha sbriciolato un altro primato, sorpassando il basco Telmo Zarra, una leggenda dell’Athletic Bilbao, e accomodandosi al vertice della classifica dei marcatori della storia della Liga con 253 gol. Un’impresa brillante, visto pure che l’argentino è riuscito a completare il capolavoro in 289 partite: viaggiando quindi al ritmo di 0,88 centri per gara. Uno ogni 103 minuti, per capirsi, se Messi avesse giocato tutte le gare per intero: anche meno, a ben contare.




Una punizione di sinistro salita all’incrocio, un ricamo inaugurato a metà campo e finalizzato col destro in scivolata sulla linea fatale, un sinistro millimetrato dal limite. Le tre perle estratte stasera dal mondo della meraviglia hanno permesso al fuoriclasse blaugrana di raggiungere i 10 gol in campionato, e al Barcellona di sbloccare e di chiudere la sfida casalinga con il Siviglia (5-1): un’autorete di Alba, una correzione di testa di Neymar e un sigillo di Rakitic hanno poi contornato l’opera. Fra l’altro Leo ha esultato «alla Totti», mimando il gesto del ciuccio, e ha dedicato il gol iniziale al figlio Thiago.



Per un’evoluzione evidentemente particolare degli eventi, Messi ha scelto un momento storico non certo banale per stabilire uno dei record più splendenti della carriera. Perché, proprio qualche giorno fa, l’argentino ha aperto uno spiraglio alla possibilità di lasciare il Barcellona. «Mi piacerebbe restare per sempre al Barça, è chiaro. A volte però non tutto va come si vorrebbe», ha sussurrato al quotidiano Olé. Si è acceso così un incendio di polemiche, di dubbi e di sospetti che è montato in Catalogna e ha foderato in fretta tutta l’Europa. Leo e il padre hanno cercato allora di leggere la realtà attraverso la lente della pacatezza: e hanno invitato la platea alla calma. Di sicuro però qualche malumore serpeggia fra le pieghe della vita sportiva del fuoriclasse. I gol di oggi, se non altro, contribuiranno a passare una ventata fra le nuvole. Alla fine della partita, forse non per un caso, i giocatori del Barça hanno perfino portato in trionfo il loro leggendario compagno Leo.



Quanto all’andare del campionato, i catalani di Luis Enrique hanno conservato il secondo posto in graduatoria con un ritardo di appena due punti rispetto al Real Madrid, capolista. La squadra di Ancelotti, del resto, nel pomeriggio ha calato il poker (4-0) sul campo dell’Eibar grazie ai gol di James Rodriguez e di Benzema oltre che alla doppietta del capocannoniere Cristiano Ronaldo.




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