Matelica-Samb in diretta su Rai 3 Niente duello Esposito-Titone

Mario Titone della Samb e Pierluigi Borghetti del Matelica durante la sfida di andata al Riviera delle Palme

MATELICA - Il Matelica per difendere l'onore, la Samb per cercare di vincere lo scontro diretto e mettere così una grossa ipoteca sulla promozione diretta in...

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MATELICA - Il Matelica per difendere l'onore, la Samb per cercare di vincere lo scontro diretto e mettere così una grossa ipoteca sulla promozione diretta in Lega Pro. Domani (ore 15), nell’anticipo della 25ª giornata di campionato, reso necessario per evitare la contemporaneità con Maceratese-Ancona, la Samb non può assolutamente fallire l’appuntamento più importante della stagione, quello che vale un campionato. I rossoblù possono contare su due risultati su tre, ma è bene che giochino per inseguire i tre punti, mentre il Matelica vuole strappare la vittoria per riaprire i giochi per il primo posto. Sette punti dividono la capolista rossoblù dal Matelica, e per entrambe è una sfida da grandi emozioni. Quelle emozioni che hanno provato durante la stagione e che le hanno portate ad essere le due migliori formazioni del girone. Si affronteranno le due compagini che hanno i migliori attacchi: 54 reti siglate dalla Samb, che è andata a segno in ogni giornata, e 47 dal Matelica.

Numeri che fotografano quanto sia importante il match di oggi che, su disposizione del prefetto di Macerata, sarà trasmesso in diretta televisiva su Rai 3 e sarà visibile a diffusione regionale proprio per ridurre le criticità connesse a un eccessivo afflusso di tifosi della Samb, oltre ai 500 che hanno acquistato il biglietto. Una sfida che sarebbe stata impreziosita dal duello fra Titone ed Esposito, i due migliori giocatori del torneo, ma l’attaccante del Matelica non ci sarà per squalifica. C'è tutta l’aria che si possa assistere a una partita tattica, dove un minimo episodio potrà fare la differenza. Alla Samb corre anche l’obbligo di riscattare la pesante sconfitta della gara di andata (1-4) al Riviera che costò la panchina al tecnico Beoni e segnò il ritorno di Ottavio Palladini.

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Corriere Adriatico