Mancini e la panchina della Roma «Solo voci, non c'è nulla di vero»

Mancini e la panchina della Roma «Solo voci, non c'è nulla di vero»
ROMA - Tutte le strade portano a Roma, alla Roma chissà. Roberto Mancini non chiude nessuna porta, nemmeno a un'ipotesi in giallorosso per il dopo Spalletti: tra...

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ROMA - Tutte le strade portano a Roma, alla Roma chissà. Roberto Mancini non chiude nessuna porta, nemmeno a un'ipotesi in giallorosso per il dopo Spalletti: tra passato e futuro, l'ex tecnico dell'Inter, ci tiene però a precisare che in questo momento «non esiste assolutamente niente con la Roma, stiamo parlando di niente».


Il sogno di Mancini però sarebbe quello di fare «un'altra esperienza all'estero», magari al Leicester, con cui ha giocato nel 2001: «Sono un tifoso del Leicester. Non ho mai avuto nessun tipo di contatto con i dirigenti, ma se i progetti sono importanti e validi...». Tutte le possibilità, pur di tornare ad allenare. Anche la Roma, perché no, nonostante il suo passato sull'altra sponda del Tevere: «Sto a Roma sicuramente, visto che abito qui, ma quale sarà il mio futuro non lo so».

Detto che al momento «non c'è niente di concreto», Mancini sembra comunque lasciare una porta aperta: «Se allenerei la Roma? Voi volete sapere solo questo, ma io sono un professionista e gli allenatori a volte vanno dove meno se lo aspettano. E poi non posso smentire le voci su una squadra o l'altra ogni giorno. A volte sono vere e altre no», taglia corto l'ex allenatore nerazzurro. Che non nasconde la sua amarezza riguardo a un progetto, quello con l'Inter, naufragato la scorsa estate dopo la rescissione del contratto: «Pentito di aver lasciato l'Inter? No, perché ci sono delle motivazioni più che valide, mi è dispiaciuto di avere buttato via un anno e mezzo di lavoro che è stato faticosissimo, per dare alla squadra un certo tipo di mentalità», sottolinea Mancini, senza risparmiare una frecciata alla vecchia dirigenza di Thohir: «Con il cambio di presidente si capiva poco, invece in quel momento bisognava rinforzare la squadra e nessuno faceva niente».


Oggi un club, ma nel futuro prossimo Mancini si vedrebbe bene anche ct azzurro per un eventuale dopo-Ventura: «Fare l'allenatore della Nazionale è una cosa molto importante e bella, credo che questa ipotesi in futuro possa riguardare in tanti e ovviamente anche me». Anche perché, d'accordo con le previsioni di Buffon, Mancini si dice convinto: «L'Italia - ha concluso l'allenatore jesino - avrà una buona nazionale nei prossimi anni, perché vedo molti giovani bravi che verranno fuori». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico