Italia, Mancini: «Raspadori il nostro Pablito». A Bologna con la Repubblica Ceca proverà la formazione per la Turchia

Mancini
Poco più di tre anni con la Nazionale. Ma per Mancini non è tempo di bilanci. C'è solo l'Europeo nei suoi pensieri. E, nella circostanza, l'ultimo...

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Poco più di tre anni con la Nazionale. Ma per Mancini non è tempo di bilanci. C'è solo l'Europeo nei suoi pensieri. E, nella circostanza, l'ultimo tesa, domani a Bologna contro la Repubblica Ceca: «E' un grande onore allenarla. Rappresentare la propria nazione, è differente dal guidare una squadra di club. Adesso sono emozionato sapendo che sta per iniziare una competizione così importante. E si pensa al futuro, per arrivare in finale. Il nostro obiettivo è riportare la Nazionale più in alto di quando l’abbiamo presa». In questo senso la divisa chiara in stile mondiale '82 sembra scelta su misura: «Non so se sia stata quella la motivazione. Ci hanno dato questa divisa e l’abbiamo messa. Mi piace».

JOLLY DA SFRUTTARE
«Ha caratteristche diverse da quelle di Immobile e Bellotti. Ha qualità straordinarie e può far bene in Nazionale. Poi spero che possa entrare e fare come Paolo Rossi, ma non l’ho portato solo per questo». A Bologna il classe 2000 non partirà dall'inizio. Anzi, nemmeno è sicuro di entrare in corsa. «A parte Pellegrini e Verratti son tutti a disposizione, magari facciamo riposare Jorginho. Intanto abbiamo recuperato Sensi: lui  avrà spazio, magari non per tutta la partita. L'unico da valutare di giorno in giorno è Verratti. Qui c'è Pessina: le scelte sono state dolorose. Avrebbero meritato tutti. Come giocatori e come ragazzi. Chi è andato via, c'è rimasto male. Ma saranno chiamati in futuro». 

SOLITO BALLOTTAGGIO


«Adesso i centravanti sono tre: inizierà uno tra Immobile e Belotti. Avrò bisogno di entrambi, perché vogliamo le partite fino a Londra. Forse di tutt'e tre. Conterà anche l’aspetto fisico. Belotti e Immobile sono simili, faticherebbero a giocare insieme. Vediamo come stanno. Conterà la condizione fisica, soprattutto nella prima gara. Abbiamo altri otto giorni. Raspadori ci sarà utile durante il torneo. Ora è da valutare: ha giocato 120 minuti 48 ore fa, vedremo se sarà meglio farlo riposare. Prima dell’Under 21 veniva da un problema muscolare. è da valutare». Dubbi anche sulle fasce tra Emerson e Spinazzola come esterno basso a sinistra e tra Berardi-e Chiesa come esterno alto a destra. «Giocheranno sia Spinazzola che Emerson domani. Davanti a destra per Berardi e Chiesa sarà la stessa cosa. Pensiamo possa partire Berardi domani». Sui senatori: «Bonucci e Chiellini saranno importanti in campo per l’esperienza. Hanno fatto in modo che i giovani si potessero inserire bene e tranquillamente». Donnarumma senza squadra: «Sta bene, però. Gioca a certi livelli da anni. Non credo che sarà influenzato dal mercato». Mille spettatori al Dall'Ara: «Non cambia molto dai 400 dell’ultima partita. Ma speravo che fossero di più dei 16000 per Italia-Turchia. Giocare con il pubblico è un’altra cosa». Non vuole tornare, invece, sul suo unico gol all'Europeo (1988) con esultanza rabbiosa contro i media: «Non ricordo. Pensavo di meritare il posto da titolare. Era la partita d’esordio. Non ero un giovane arrabbiato. Ma come tutti ogni tanto mi arrabbiavo». Finale con i complimenti all'under 21 di Nicolato: «Nonostante la sconfitta e l'eliminazione ha giocato un'ottima partita contro una grande come il Portogallo» Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico