Malascorta della Figc Marche: «Se riaprono gli stadi per gli Europei, dovranno farlo anche nei dilettanti»

Gustavo Malascorta, vicepresidente della Figc Marche
ANCONA - Poter riaprire al pubblico a giugno sarebbe quanto mai gradito al Comitato regionale della Figc e sarebbe la classica ciliegina sulla torta per il lavoro fatto per ridare...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANCONA - Poter riaprire al pubblico a giugno sarebbe quanto mai gradito al Comitato regionale della Figc e sarebbe la classica ciliegina sulla torta per il lavoro fatto per ridare il via all’Eccellenza che fra due mesi potrebbe vivere le fasi finali con i tifosi. Un sogno? Forse no.

 

Per il vicepresidente vicario Gustavo Malascorta è una cosa fattibilissima: «Se aprono per gli Europei, dovranno aprire anche sotto per le altre categorie. Se in una tribuna da mille spettatori ce ne metti cento vorrà che dire che stanno uno ogni venti metri o giù di li. Non ci vedo dei problemi». Malascorta non ha dubbi per vedere la fase conclusiva di una stagione, che come la si guardi rimarrà nella storia, con le tribune animate da quei colori al momento assenti: «Sono convinto che vedremo semifinali e finale, che è il 20 giugno, con il pubblico. Ne sono convintissimo. Se c’è l’okay per gli Europei automaticamente sarà così anche sotto. E sarà una cosa bellissima. Chiaro che dobbiamo continuare a sempre tenere presenti i dati del Covid: se i contagi calano credo che apriranno tutto. Per giugno avranno fatto i vaccini tutti i settantunenni, ottantenni e over 65, quindi la mortalità si azzererà e si potrà guardare al futuro con più ottimismo. Lo speriamo tutti».

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico