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MACERATA La frattura è insanabile, le dimissioni del ds Giuseppe Sfredda e del tecnico Guido Di Fabio hanno travolto la Maceratese. Dopo le avvisaglie di martedì sera che avevano portato alle clamorose dimissioni, ora è ufficiale: lasciano definitivamente la Maceratese dopo appena due giorni dall’inizio della preparazione. Dura solamente un mese l’avventura bis del tecnico abruzzese, di ritorno dopo l’ultima esperienza al Castelnuovo Vomano, così come il connubio con il dirigente ex Monturano Campiglione, che aveva preso il posto di Roberto Conti, appena tornato al Montefano.
Dissidi irreparabili
Sono state ore concitate in casa biancorossa, con dissidi irreparabili legati al mercato e al mancato arrivo di alcuni calciatori, che hanno portato ad aspri confronti tra le parti fino alla clamorosa decisione. Freddo e distaccato, senza scendere nei particolari, il comunicato emesso dalla società nella tarda mattinata di ieri. «La SS Maceratese comunica che le strade con l’allenatore Di Fabio, il suo staff e il direttore sportivo Giuseppe Sfredda si dividono. La società intende ringraziarli per la disponibilità mostrata. Gli allenamenti programmati proseguono diretti dai tecnici dei settori giovanili e, nei prossimi giorni, verrà ufficializzato il nome del nuovo mister e direttore sportivo biancorosso».
L'ex ds Peppe Sfredda
Senza peli sulla lingua l’ex ds Peppe Sfredda. «A Macerata non si può fare calcio seriamente - dice il dirigente - sono venuti meno il rispetto dei ruoli e delle persone. Mi dispiace per il presidente Crocioni ma alcuni personaggi che gravitano intorno a lui non sono chiari e trasparenti. Stavamo costruendo una buona squadra, perché volevamo vincere. Ora è il momento che si getti la maschera e i tifosi sappiano tutta la verità. Porto rispetto e lo pretendo da tutti. Il comunicato del club? Povero e senza spiegazioni, forse perché non sanno che dire. Consiglio al presidente Crocioni, qualora non possa liberarsi di alcuni personaggi intorno a lui, di riconsegnare le chiavi al sindaco e lasciare perdere se non ha modo di proseguire da solo». I possibili sostituti Stando ad alcune indiscrezioni potrebbero subentrare l’ex direttore sportivo della Sangiustese Egidio Papi e il tecnico Lorenzo Ciattaglia, l’ultimo anno al Barbara. Altra ipotesi: Gianfranco Zannini in panchina con Michele Bacchi, neo team manager, promosso direttore sportivo. Si annunciano ore calde anche sul fronte tifosi. È noto infatti il legame che unisce i supporters della Rata a mister Di Fabio, presente anche sabato scorso, insieme all’ormai ex de Sfredda, al torneo Old L100ns Cup organizzato dallo zoccolo duro del tifo maceratese. Il ritorno a casa di Di Fabio, per altro, aveva fatto digerire con più facilità il traumatico addio di Sauro Trillini, dopo la vittoria dello scorso campionato e la mancata riconferma non priva di alcune polemiche. Tifoseria che, dopo l’annuncio del ritorno allo stadio della Curva Just a margine della presentazione del nuovo progetto tecnico, a questo punto è spiazzata e delusa e pretende spiegazioni. Sui social inevitabili i commenti, prettamente contrari alla società, accusata di pressapochismo e dilettantismo allo stato puro. Incerta, a questo punto, anche la situazione legata ai nuovi arrivi, Loviso su tutti, che avevano accettato un progetto impostato dal duo Di Fabio-Sfredda e ora potrebbero tirarsi indietro o, quantomeno, pretendere garanzie a 360 gradi dalla società
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