MACERATA La frattura è insanabile, le dimissioni del ds Giuseppe Sfredda e del tecnico Guido Di Fabio hanno travolto la Maceratese. Dopo le avvisaglie di martedì sera che avevano portato alle clamorose dimissioni, ora è ufficiale: lasciano definitivamente la Maceratese dopo appena due giorni dall’inizio della preparazione. Dura solamente un mese l’avventura bis del tecnico abruzzese, di ritorno dopo l’ultima esperienza al Castelnuovo Vomano, così come il connubio con il dirigente ex Monturano Campiglione, che aveva preso il posto di Roberto Conti, appena tornato al Montefano.
Dissidi irreparabili
Sono state ore concitate in casa biancorossa, con dissidi irreparabili legati al mercato e al mancato arrivo di alcuni calciatori, che hanno portato ad aspri confronti tra le parti fino alla clamorosa decisione. Freddo e distaccato, senza scendere nei particolari, il comunicato emesso dalla società nella tarda mattinata di ieri. «La SS Maceratese comunica che le strade con l’allenatore Di Fabio, il suo staff e il direttore sportivo Giuseppe Sfredda si dividono. La società intende ringraziarli per la disponibilità mostrata. Gli allenamenti programmati proseguono diretti dai tecnici dei settori giovanili e, nei prossimi giorni, verrà ufficializzato il nome del nuovo mister e direttore sportivo biancorosso». Secco il commento di Guido Di Fabio, che non nasconde amarezza. «Non c’era futuro e programmazione - dice il tecnico - era inutile continuare. Il presidente è una brava persona, ma non c’era chiarezza sugli obiettivi e sono abituato a lavorare diversamente. C’era in ballo una punta che non è arrivata e quando abbiamo saputo che stavano trattando altri profili senza che io e Sfredda ne sapessimo niente, abbiamo fatto un passo indietro». Insieme al mister lasciano anche il preparatore atletico Steve Sarcinella, quello dei portieri Stefano Grilli e il vice Paolo Ferretti.
L'ex ds Peppe Sfredda
Senza peli sulla lingua l’ex ds Peppe Sfredda. «A Macerata non si può fare calcio seriamente - dice il dirigente - sono venuti meno il rispetto dei ruoli e delle persone.