Un tempo d’orgoglio, poi i limiti escono fuori e fanno la differenza. Vince la Juve (2-1), va a +11 sulla Lazio e allunga anche su Inter (+8) e Atalanta (+9). Lo scudetto...
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I rimpianti sono tanti perché nonostante la Lazio abbia mezza squadra fuori tiene testa alla Juve per tutto il primo tempo. Ma finisce lì, al rientro negli spogliatoi. La Juve rientra più tonica e nello spazio di 3 minuti manda la tappeto i biancocelesti. Il primo errore lo commette Bastos, mani in area. Orsato lo assegna con il Var. Il secondo è di Luiz Felipe che perde una palla assurda a centrocampo. Tutto il resto lo fa Ronaldo. Che si prende anche il primato di essere il primo giocatore ad aver segnato 50 gol in tre dei 5 maggiori campionati. Il resto della partita scorre via con un monologo bianconero. Poi tanti cambi. E il gol della bandiera segnato da Immobile dagli undici metri che restituisce un po di voglia ma non abbastanza. E ci si mette anche Szczesny a togliere dall’incorcio una punizione di Milinkovic. Per la Lazio all’orizzonte quattro gare in cui conquistare la certezza della Champions. Un punto potrebbe bastare se la differenza reti con la Roma resterà a favore dei biancocelesti. Una vittoria servirebbe soprattutto per il morale.
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Corriere Adriatico