OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Zanetti all’Inter, Maldini al Milan, e perché non Del Piero alla Juventus? L’idea affascina da sempre ma è tornata di moda dopo il caos Superlega: al momento John Elkann è intenzionato a confermare Andrea Agnelli fino a fine stagione, ma le riflessioni sono in corso e non si possono escludere ribaltoni al termine del campionato, anche ai piani altissimi della Continassa. Gli scenari sono diversi, e in divenire, e le certezze in questo momento pochissime. Nei giorni scorsi per l’eventuale successione alla presidenza si sono fatti i nomi di Alessandro Nasi, cugino e braccio destro di Elkann alla Exor, ed Evelina Chirstillin, dirigente Esecutivo Uefa, che ha però smentito categoricamente qualsiasi coinvolgimento. Rimane quello più suggestivo, ma anche più complicato perché ormai molto lontano dalle dinamiche del mondo Juventus, anche geograficamente: Alessandro Del Piero. Al momento, tra l’altro, è quasi impossibile ipotizzare una convivenza tra l’attuale presidente e Pinturicchio, alla luce di un rapporto che si è raffreddato col passare degli anni fino a congelarsi definitivamente con l’addio sancito a tavolino dallo stesso Agnelli all’assemblea degli azionisti Juventus nell’ottobre 2011. Quindi il ritorno alla base di ADP sarebbe subordinato all’addio di Agnelli, che però al momento è ancora e soltanto nell’aria. Ma potrebbe essere una delle poche soluzioni in mano alla Juventus per ricucire lo strappo con le istituzioni calcistiche Uefa, Fifa e Serie A, visto che dopo il naufragio Superlega Agnelli è politicamente all’angolo e nell’occhio del ciclone. Per riportare il sereno e dare un segnale forte i bianconeri potrebbero aver bisogno di ripartire proprio della loro bandiera.
ALTRI NOMI
Ma Del Piero presidente, oltre ad essere una suggestione che mette d’accordo senza batter ciglia i tifosi e non solo, potrebbe non essere l’unica.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico