La Juventus non va oltre il 2-2 a Verona: quarta partita di fila senza vittorie, il Milan vede il sorpasso

Gara in grande equilibrio, gestita da un Verona che ai punti avrebbe meritato anche qualcosa di più

La Juventus non va oltre il 2-2 a Verona: quarta partita di fila senza vittorie, il Milan vede il sorpasso
La Juventus non sa più vincere, dopo la quarta partita senza successi, il definitivo addio alla corsa scudetto e la possibilità di subire il sorpasso del Milan,...

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La Juventus non sa più vincere, dopo la quarta partita senza successi, il definitivo addio alla corsa scudetto e la possibilità di subire il sorpasso del Milan, al secondo posto domani sera. Il pareggio 2-2 contro il Verona è un punto d’oro in chiave salvezza per Baroni e l’ennesima occasione persa per i bianconeri, in sofferenza e sempre a inseguire la terzultima in classifica. Gara in grande equilibrio, gestita da un Verona che ai punti avrebbe meritato anche qualcosa di più. Legittima la sua superiorità in campo con il vantaggio di Folorunsho, grazie a una prodezza balistica impressionante dopo 11 minuti. Ma incassa il pareggio su calcio di rigore di Vlahovic, per un fallo di mano piuttosto evidente di Tchatchoua sull’unico guizzo di Kostic.

La Juve non gira, quasi sempre a rincorrere gli avversari che trovano il secondo guizzo vincente della serata con Noslin, prima rete in campionato, bravissimo a sfruttare un’azione in velocità sull’asse Suslov / Folorunsho. Nel momento più delicato della serata la Juve trova la reazione per acciuffare il pareggio, con Rabiot, su assist di Locatelli. Allegri prova a cambiare, torna alla difesa a quattro e si gioca la carta Alcaraz prima e Milik nel finale, con Chiesa che diventa protagonista negli ultimi minuti, ma non trova la porta. La Juve va a folate, e rischia su incursione di Lazovic, ma il suo tiro angolato è domato da Szczesny. Vlahovic ha sulla testa il 3-2 ma calibra male l’ottimo suggerimento di Rabiot, fuori Folorunsho per infortunio, mentre la Juve esaurisce i cambi e Danilo è costretto a rimanere in campo nonostante una caviglia malconcia. L’ultima occasione è ancora per Chiesa, dopo una buona chance su assist di Milik. Stavolta chiude bene un triangolo con Alcaraz in area e calcia nell’angolino, Montipò si salva di piede.

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Corriere Adriatico