Donnarumma: «Costretto a firmare col Milan, Raiola vuole annullare»

Donnarumma, la telenovela continua: "Costretto a firmare col Milan, Raiola vuole annullare il contratto"
MILANO . Non c'è davvero mai pace per i tifosi del Milan. Non bastassero i risultati deludenti della squadra in questi quattro mesi di stagione, che hanno costretto la...

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MILANO . Non c'è davvero mai pace per i tifosi del Milan. Non bastassero i risultati deludenti della squadra in questi quattro mesi di stagione, che hanno costretto la società a cambiare allenatore esonerando Vincenzo Montella e affidando la panchina a Gennaro Gattuso, o le continue voci sui presunti problemi societari legati alla solidità del loro proprietario Li Yonghong, i rossoneri devono far fronte all'ennesimo capitolo della telenovela Donnarumma.




Questa mattina sul Corriere della Sera una nuova puntata di quella che per gli altri tifosi è ormai una saga, e che per i rossoneri è un incubo: dopo la rivelazione di qualche giorno fa dell'inesistenza della clausola di rescissione nel contratto firmato lo scorso luglio dal 18enne portiere del Milan, Mino Raiola avrebbe deciso di passare al contrattacco. "Il clan del procuratore di Donnarumma invoca l’annullamento del contratto firmato in estate appellandosi a una presunta violenza morale che il ragazzo avrebbe subito - scrive il Corriere - in quel martedì di luglio l’agente non era presente negli uffici di Casa Milan mentre l’avvocato Rigo per protesta lasciò la stanza al momento degli autografi."
La situazione è complicata per il baby estremo difensore, che ha rinnovato la scorsa estate: sembra infatti che la clausola non sia stata presentata in campionato a causa della mancanza di firme. Questo però è l'ultimo dei problemi: gli avvocati di Raiola sostengono che l'accordo con il club rossonero sia stato raggiunto da Donnarumma mediante pressioni psicologiche e senza la necessaria serenità. 
Al netto dei dubbi legati alla violenza morale o alle presunte pressioni psicologiche su un giocatore che ha firmato un contratto da 5 milioni e mezzo a stagione fino al 2021 (più un milione netto l'anno per il fratello Antonio), certamente un grattacapo non da poco per il Milan. Solo pochi giorni fa erano spuntate le nuove voci di contatti tra l'entourage del giocatore, Raiola in testa, e il Paris Saint-Germain, che dopo la corte serrata della scorsa estate non avrebbe abbandonato l'idea di accaparrarsi Gigio, a qualsiasi cifra.
Resta da capire se sarà un affare da centinaia di milioni di euro in stile Neymar, se i francesi approfitteranno della possibile mancata qualificazione in Champions League dei rossoneri per avere un maggiore appeal, o se il procuratore di Ibra e Balotelli andrà fino in fondo in quella che si preannuncia una battaglia legale senza precedenti.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico