CIVITANOVESE - Si deciderà probabilmente nella prima decade d’agosto il destino della Civitanovese, che rischia di essere esclusa dal campionato di Eccellenza...
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Il nodo sta tutto nell’articolo 52 comma 4 delle Noif che recita: «Il titolo sportivo di una società, cui venga revocata l’affiliazione ai sensi del comma 7 dell’articolo 16, può essere attribuito ad altra società a condizione che la società in liquidazione appartenga alla Lega Dilettanti e che la nuova aspirante al titolo si accolli ed assolva gli eventuali debiti di quella in liquidazione cui viene revocata l’affiliazione».
Di fatto l’imprenditore Mauro Profili, che ha rilevato il titolo sportivo del club rossoblù all’asta fallimentare, sarebbe tenuto a garantire i debiti sportivi della vecchia gestione. Sarà l’ufficio legale della Figc a quantificare l’esistenza o meno di debiti. Solo dopo questo step si saprà se la Civitanovese potrà ripartire dall’Eccellenza dopo essere retrocessa dalla D. Nell’eventualità che fosse esclusa, potrà ripartire solo dalla Terza Categoria, innescando un’altra catena di ripescaggi: il Fossombrone tornerà in Eccellenza, il Montecosaro in Promozione, il Montoro in Prima Categoria e, infine, il Valfoglia Tavoleto, undicesimo nella graduatoria delle ripescabili, sarà ammesso alla Seconda Categoria. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico