Dalla Champions League con la Fiorentina all'Eccellenza, il portiere David: «Volevo smettere, il Montefano mi ha rilanciato»

Dalla Champions League con la Fiorentina all'Eccellenza, il portiere David: «Volevo smettere, il Montefano mi ha rilanciato»
Granitico e imperforabile: il Montefano non ha ancora preso gol. Sul campo, perché poi è stata inflitta la sconfitta a tavolino nel debutto contro il Montegranaro...

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Granitico e imperforabile: il Montefano non ha ancora preso gol. Sul campo, perché poi è stata inflitta la sconfitta a tavolino nel debutto contro il Montegranaro (finita 0-0 in un primo momento). I viola quindi per essere corretti registrano 3 reti subite, le stesse del Castelfidardo, migliori difese del torneo. Tutto ciò è merito, anche, di Simone David (un passato nella Fiorentina con una convocazione a 15 anni in Champions League), portierone viola che ha neutralizzato un rigore in questo avvio di stagione. Il Montefano è quinto con 8 punti.

 

David, un portiere può solo esultare davanti a queste statistiche...
«I dati sono confortanti, per me, società e squadra. E’ un aspetto che alla fine vorrà dire molto. Ci stiamo lavorando parecchio sulla fase difensiva, mister Mariani è meticoloso. Prepara le gare alla perfezione. Speriamo di prolungare il più possibile questo momento così positivo».

Come valuta lo 0-0 contro il Castelfidardo?
«Sappiamo bene che noi notoriamente faticavamo fuori casa. Stiamo migliorando quest’anno, ci teniamo stretto quindi il punto conquistato. Abbiamo sofferto tutti insieme nell’ultimo segmento di gara. La partita è stata intensa, aggressiva, spigolosa. Poche occasioni. Credo che il risultato sia quello più giusto».

Era il grande ex di giornata: che emozioni ha provato?
«Aver giocato a Filottrano e non a Castelfidardo ha ovviamente influito. Non c’è stato quel colpo d’occhio che mi avrebbe fatto ovviamente più piacere. Detto ciò, ho vissuto tre stagioni in biancoverde fantastiche per il mio percorso personale: ho vinto l’Eccellenza, sfiorato per un punto i playoff in D, un record degli ultimi 50 anni di storia fidardensi. Poi l’anno scorso ci davano morti a settembre e ci siamo salvati. Ricordo tutto con affetto».

Perché ha scelto Montefano?
«Non è stato un anno da ricordare per me lo scorso, non entro in merito. Diciamo che è stato pesante. Ho pensato di smettere inizialmente, ho anche iniziato a lavorare. Poi mi sono arrivate tante richieste in estate, ho l’età dalla mia parte e mi sono preso tempo per riflettere. I viola mi hanno contattato per primi, è una società seria, come lo staff. Sono contento di aver scelto bene».

Domenica c’è Montefano-Tolentino: che gara sarà?


«Tosta. Loro sono in fase di transizione, hanno cambiato tantissimo, vengono da una retrocessione e c’è bisogno di tempo per ripartire a 360 gradi. A volte basta una scintilla ma dobbiamo essere bravi a non farla scattare. Loro sono tra i più delusi del torneo. Noi la prepareremo a dovere, il mister è maniacale, conosciamo tutto dei nostri avversari. Sono convinto che i gol arriveranno, lavoriamo anche su questo». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico