ANCONA - Da Renato Cesarini, nato più di un secolo fa a Castellaro di Senigallia, emigrato insieme ai genitori quando aveva pochi mesi e tornato in Italia per segnare ed...
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Discendenti dei circa 200mila marchigiani emigrati in Argentina in più di un secolo, sono davvero tanti i campioni argentini, del calcio e non solo, che hanno radici nella nostra regione. È quanto scoperto da Fiorenzo Santini, pubblicista e firma del Corriere Adriatico per più di un trentennio. Una ricerca lunga più di due anni, che ora vede la luce.
Oltre a Cesar Luis Menotti, primo ct argentino a vincere un Mondiale, nato a Rosario ma anche lui figlio di immigrati partiti dalla provincia di Ancona, sono tanti i discendenti illustri nel futebol argentino. Tra i precursori Bruno Pesaola, celebre Petisso del Napoli, figlio d’un calzolaio, Gaetano di Montelupone, e di Inocencia Lema. Ha giocato in A con l’Ancona Oscar Ruggeri, difensore e campione del mondo al fianco di Maradona: i nonni paterni erano di Sirolo. Poi Leonardo José Talamonti, nipote di marchigiani partiti da Ripatransone e visto con l’Atalanta e la Lazio, come Lionel Scaloni, i cui avi erano sempre della provincia di Ascoli. Vanta una sola presenza con il Milan, e comunque 248 con il Newcastle, il terzino Fabricio Coloccini: le sue origini sono della provincia di Ancona. La lista di ex calciatori prosegue con Julio César Falcioni (Porto Recanati), ex portiere e attuale tecnico del Banfield, Mauro Germán Camoranesi (Potenza Picena), campione del mondo con l’Italia di Lippi nel 2006, l’ex Parma e Lazio Néstor Sensini (San Benedetto) e Pablo Osvaldo, ex Roma e Inter: il nonno era un Pasquini di San Biagio di Filottrano.
Ancora in campo Andrés D’Alessandro, nel 2002 nel mirino della Juve e oggi nel Brasilerao con l’Internacional di Porto Alegre: il nonno materno faceva Saturni ed era di Corridonia. Nella nostra serie A c’è Albano Benjamín Bizzarri, portiere dell’Udinese: le sue radici sono di Montefiore dell’Aso. Nella Superliga argentina Ignacio Scocco, attaccante del River Plate: i suoi trisavoli provenivano da Potenza Picena. Stessa origine del nonno di Jorge Sampaoli, attuale ct dell’Albiceleste, nativo di Casilda, provincia di Santa Fe: si chiamava Nazzareno Sampaolo, classe 1893 e trascritto in Argentina come Sampaoli, lasciò Potenza Picena dopo la Prima guerra mondiale.
Assi argentini con radici marchigiane anche nel basket: erano di Massa Fermana i nonni di Emanuel Ginobili, di Filottrano quelli di Hugo Sconochini. Nel volley il coach Daniel Castellani (Porto Recanati), nel tennis Gabriela Sabatini (Potenza Picena) e nel rugby Diego Dominguez: la mamma faceva Fabrianesi.
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Corriere Adriatico