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ASCOLI - Uno portava sempre i calzetti rossi, l'altro indossava la tuta. Il consiglio comunale di Ascoli Piceno ha approvato all'unanimità una delibera per il conferimento della cittadinanza onoraria a Carlo Mazzone, allenatore di calcio da anni residente nel capoluogo piceno con la sua famiglia. In realtà quella cittadinanza gliela conferì sul campo, con un intuito che solo i grandi hanno, il compianto presidentissimo Costantino Rozzi promuovendolo ad allenatore della prima squadrea dell'Ascoli: fu il primo ad affidargli una panchina tra il 1968 e il 1969, dopo che un grave infortunio aveva interrotto la sua carriera di calciatore.
L'intuizione di Rozzi
Carlo Mazzone cittadino ascolano.
La cerimonia ufficiale
Al conferimento formale, avvenuto oggi, seguirà una cerimonia ufficiale. Parole di stima e di affetto nei confronti del sor Carletto, come tutti ad Ascoli lo chiamano, sono state espresse da tutti i gruppi del consiglio comunale, sottolineando in particolare che «insieme a Rozzi, Mazzone è stato uno dei più grandi testimonial della città».
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