Ghirelli alla Mole tifa Sosteniamo "Ad Ancona il calcio pulito e del futuro"

Francesco Ghirelli della Lega Pro e il presidente Andrea Marinelli
ANCONA - “Ad Ancona si è scritta una pagina che può iniziare a cambiare il calcio italiano. Con il governo del Trust la società di calcio rompe il muro di incomunicabilità...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ANCONA - “Ad Ancona si è scritta una pagina che può iniziare a cambiare il calcio italiano. Con il governo del Trust la società di calcio rompe il muro di incomunicabilità con i tifosi".




Con queste parole Francesco Ghirelli, ex direttore generale della Lega Pro, dà il benvenuto a Sosteniamolancona, l’associazione di tifosi che ha preso in mano le redini del calcio dorico e si è presentata alla città nella splendida cornice della Mole Vanvitelliana. “I tifosi diventano i primi attori nella gestione del club, introducono sostenibilità economica e scelta dei settori giovanili, cioè quello che è mancato nel calcio italiano - afferma Ghirelli, presente alle Mole - Ancona diventa l’apripista di un calcio che prova ad allinearsi alla Germania e alla Spagna".



Ghirelli, in pratica, tifa per Sosteniamo. "Sono venuto qui perché ho seguito da anni questo tentativo di Ancona e oggi sono stato colpito da profonda emozione. Si è passati dai proponimenti ai fatti concreti, non è piccola cosa. E poi, ho incontrato un presidente illuminato come Marinelli, che prese l’Ancona dopo un fallimento drammatico e oggi corona un percorso da innovatore. Il resto è poca cosa che immiserirebbe una data storica per lo sport italiano e per il calcio ad Ancona. Non ha senso dire che hanno invitato me e sarebbero contro di conseguenza a Macalli, anche perché io lotto per il mio posto di lavoro, per il rispetto della mia professionalità. Il tribunale del lavoro di Firenze mi ha reintegrato, questo è il solo perimetro del mio confronto con Macalli. Il resto è l’ambito dei temi politici, della governance, cioè il terreno specifico dell’aspro confronto tra i presidenti dei club e la presidenza della Lega Pro”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico