L'ex capitano Fontana carica i bianconeri: «Ascoli, non mollare. La salvezza è possibile»

Fontana carica i bianconeri: «Ascoli, non mollare. La salvezza è possibile»
ASCOLI Con Gaetano Fontana abbiamo fatto una panoramica sulla lotta alla salvezza partendo ovviamente dalla sfida del Picco tra Ascoli e Spezia. Fontana è stato il capitano...

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ASCOLI Con Gaetano Fontana abbiamo fatto una panoramica sulla lotta alla salvezza partendo ovviamente dalla sfida del Picco tra Ascoli e Spezia. Fontana è stato il capitano di tante battaglie vinte con la maglia dell' Ascoli, attualmente allena il Latina, squadra che milita nel campionato di Serie C girone C ed occupa un posto playoff. 


Fontana, Spezia-Ascoli, match decisivo? 
«La definirei partita thriller per la classifica, non decisiva ma molto importante. In base ai due organici le squadre non dovrebbero stare in quella posizione, entrambe credo abbiano le qualità per uscirne fuori. Mi auguro ovviamente che l'Ascoli abbia la forza per risalire. Sarà una partita difficile, si va in casa di un concorrente che lotta per lo stesso obiettivo. Credo il Picchio abbia nelle corde la possibilità poter fare risultato contro chiunque anche se questo non è in linea con il percorso fatto in questo campionato». 

 
Cosa può dare al gruppo il nuovo tecnico Massimo Carrera?
«Di sicuro ha frequentato ambienti importanti da giocatore e da tecnico ha collaborato con grandi allenatori, ha tutto per dottrinarie i suoi giocatori. Il cambio di allenatore azzera tutto per quanto riguarda i giocatori, ne cito uno, Fabrizio Caligara, io ritengo sia molto forte ma ha vissuto momenti difficili. È stato però significativo quello che è accaduto nell'ultima partita, è andato due volte sul dischetto, vuol dire che ha tanto da dare e questi sono i segnali più importanti». 
 

Sarà lotta a quattro tra Ternana, Ascoli, Spezia e Feralpi per evitare i playout? 
«Perché escludere Cosenza e Bari? Sono a tre lunghezze da Ascoli e Spezia, la loro classifica non è tranquilla e possono essere risucchiate perché sono in difficoltà. Il Bari con tre allenatori non è riuscito a cambiare marcia, e se non c'è stata svolta vuol dire che i problemi sono altri. Cosenza sta sempre lì a lottare, io queste due squadre non le escludere a priori dalla lotta per la salvezza. Vedo complicata la situazione del Lecco rispetto alla Feralpi che gioca un buon calcio ed ha vinto gare difficili. I gardesani stanno galleggiando. La Serie B è questa non ci si può rilassare, ma si deve lottare fino alla fine e la Feralpi lo sta facendo».
 

La salvezza diretta per l’Ascoli è ancora possibile? 
«Certo, per quello che dicevo prima ovvero per la vicinanza di Bari e Cosenza che non vedo tranquille. La Ternana poi ha solo due punti in meno dei pugliesi e dei calabresi. Da qui alla fine può succedere di tutto. Se guardiamo la classifica, non da tifosi, possiamo dire che la lotta è avvincente, è ovvio che sarebbe stato meglio non ci fosse stato l'Ascoli». 
 

Chi vede favorita? 
«Mi auguro l'Ascoli, salvare la categoria è qualcosa di troppo importante. La squadra bianconera deve ambire a un campionato diverso, è nelle corde della città e anche nel potenziale tecnico. Vanno allineati tanti elementi, valutazioni iniziali che non si sono rivelate giuste, qualcosa è stato sbagliato». 
 

Possiamo dire che Ascoli, Ternana e Spezia hanno strutture tecniche simili? 


«Ho visto giocare più volte lo Spezia e mi ha sempre fatto una buona impressione, ha materiale calcistico importante, con giocatori scesi dalla Serie A. Dal punto di vista qualitativo leggermente sotto c'è la Ternana. Io credo che ad oggi un ruolo fondamentale ce l'ha l'ambiente, che può essere determinate, vanno però messe da parte le critiche. I processi si fanno dopo. Adesso c'è un patrimonio da difendere».  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico