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Il Savioli sullo sfondo, il pesce mangiato al Pescatore, un salto in spiaggia. Quando la Romagna era per i tedeschi la terra promessa, d'estate, capitava anche di incrociare sulla spiaggia un giovane ma già affermato Franz Beckenbauer. Il Comune di Riccione, a poche ore dalla scomparsa del mito del calcio teutonico, avvenuta all'età di 78 anni a Salisburgo, ha voluto omaggiarne il ricordo con una foto d'epoca speciale firmata Epimaco, detto Pico, Zangheri. Kaiser Franz scese in Romagna due volte: nel 1968, quando aveva appena 23 anni, e poi nel 2004 per una ricorrenza speciale. Nel '68, anno spartiacque del mondo, il calciatore tedesco era già un campione anche se non aveva ancora vinto il pallone d'oro (gli fu riconosciuto due volte, nel 1972 e 1976), non aveva ancora sollevato la Coppa Europa (1972) e la Coppa del Mondo (1974) e non aveva ancora disputato in Messico (1970) l'epica semifinale con l'Italia, la storica Italia-Germania 4-3, con il braccio immobilizzato per via della spalla lussata.
La Perla Nera nella Perla Verde: anche Pelè a Riccione.
Una curiosità. Anche Pelè, scomparso l'anno scorso, è stato a Riccione 2 volte.
Il ricordo del Comune
«Riccione ricorda con affetto Franz Beckenbauer - hanno spiegato dal Comune - il mito del calcio tedesco e mondiale scomparso recentemente, amico speciale per la nostra città. Nel 1968 era stato in vacanza nella Perla Verde con la famiglia, per poi tornare nel 2004 insieme all’imprenditore tedesco Rudolf Houdek: in quell’occasione era stato accolto con grande calore dal sindaco Daniele Imola e dal consiglio comunale, e aveva lasciato l’impronta delle sue mani sul calco in gesso, segno indelebile del legame con la città».
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Corriere Adriatico