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TORINO - Per la finale. Per giocare anche domani. Per rimanere a Torino. Per continuare a sognare. Ecco Carpegna Prosciutto-Germani, ecco Pesaro-Brescia, ecco la sfida che vale la finalissima (contro la Virtus Bologna che ha demolito Tortona).
Repesa contro Magro, Delfino contro Della Valle, la stloria (pesarese) contro la modernità (lombarda). Tanti contenuti per una sfida che a partire dalle 20,45 terrà con il fiato sospeso due città intere.
Pesaro ha domato Varese in semifinale, Brescia ha spedito a casa la favorita numero uno, l'Olimpia Milano ma capire chi ha i favori del pronostico è esercizio complicato, meglio aspettare il responso del campo.
CARPEGNA PROSCIUTTO - GERMANI 74-57
Pesaro in finale (di Coppa Italia) due anni fa, Brescia cinque anni fa ma adesso conta il presente. Non le statistiche, non la storia. Pronti, via, primo canestro di Pesaro, autore Abdur Rahkman. Intensità forte già in avvio, il primo allungo è di Pesaro che grazie ad parziale di 7-0 si porta sull'11-5 con Brescia che però risponde subito. Equilibrio e ritmi elevati, rientra Moretti, avvincente la sfida tra i quarantenni Moss e Delfino con il primo quarto che si chiude con Pesaro avanti 16-14.
Il secondo periodo
Cambia la musica, eccome se cambia. E non è una bella musica per Pesaro. Vero che Brescia specie in avvio perde diversi palloni ma la Vuelle non fa mai canestro.
Il terzo quarto
Strada tutta in salita, Brescia padrona del campo. Difficile capire come poter cambiare e ribaltare la partita perchè a Pesaro non riesce niente, a Brescia basta fare il compitino per tenere saldo il vantaggio: 45-29 a metà frazione. Eppure i tifosi della Vuelle si fanno sentire. E si fanno sentire anche gli arbitri che fischiano il secondo tecnico a Repesa con conseguente espulsione a 1'58" dalla fine del terzo periodo. Con una partita ancora farcita di errori, distrazioni e scelte sbagliate. Ma se Brescia sbaglia una cosa, Pesaro ne sbaglia tre: 51-36 alla fine del penultimo quarto.
L'ultimo quarto
La partita è segnata, si vede da quel che dice il tabellone e ancora di più dalla postura degli atleti in campo. Moretti esce per 5 falli e rimedia pure un tecnico, Brescia vola anche sul +21 (57-36). Una partita da cancellare in fretta, un viaggio lungo (e triste) quello che attende i tifosi biancorossi, Savignani prova a tenere alto il morale dei suoi, Carlton Myers lascia il palasport e la Vuelle se non altro evita anche il record negativo dei punti segnati nelle Final Eight che rimane a Reggio Emilia (52 punti). Magra, piccola, fastidiosa consolazione: 74-57 per la Germani con Brescia che va in finale e con Pesaro che mastica amaro. Tanto amaro.
FERMANI BRESCIA – CARPEGNA PROSCIUTTO BASKET PESARO 74-57 (14-16; 36-22; 51-36)
GERMANI BRESCIA: Gabriel 5, Massinburg 13, Nikolic 6, Della Valle 15, Petrucelli 4, Taylor ne, Odiase 9, Burns 1, Laquintana ne, Cournooh 5, Moss 6, Akele 10 Coach: Magro
CARPEGNA PROSCIUTTO BASKET PESARO: Kravic 12, Abdur-Rahkman 6, Visconti 1, Moretti 5, Tambone , Stazzonelli ne, Gudmundsson 8, Charalampopoulos 14, Totè 1, Cheatham 2, Delfino 8 Coach: Repesa
Arbitri: Lanzarini, Attard, Martolini
I tifosi
Corriere Adriatico