Aventi diritto in D già scese a 163 Ecco chi farà spazio alla Jesina

Gianfilippo Mosconi, nuovo proprietario della Jesina, durante il recente incontro con i tifosi al Carotti
ANCONA - In attesa di sicure esclusioni e rinunce, le aventi diritto in Serie D sono già scese da 167 a 163. Questo perché dalla C sono retrocesse solo 6 e non...

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ANCONA - In attesa di sicure esclusioni e rinunce, le aventi diritto in Serie D sono già scese da 167 a 163. Questo perché dalla C sono retrocesse solo 6 e non più 9 squadre e il Modena è stato escluso e radiato a novembre: ripartirà dalla D ma solo in sovrannumero. Per cui sono di fatto già smaltiti 4 dei 5 esuberi presenti dalla stagione conclusa, riconducibili a Como, Latina, Mantova e Messina, esclusi un anno fa dai campionati professionistici, e alla Romanese, cui era stato accolto il ricorso dal Collegio di Garanzia del Coni contro l’iniziale esclusione dai ripescaggi. Non solo. Se in Sicilia sembra saltata la fusione tra Messina e Città di Messina, in Sardegna salgono le quotazioni per la reunion tra Latte Dolce Sassari, rimasto in D, e Torres, risalita dall’Eccellenza. Si scenderebbe così a 162, la soglia limite sotto la quale partono i ripescaggi.


Un bell’assist per la Jesina, probabilmente terza in graduatoria generale: basterà che il 13 luglio, termine ultimo per le iscrizioni in D, ci siano almeno tre rinunce e il ripescaggio sarebbe già sicuro. La prima candidata a sparire è l’Akragas, retrocessa dalla C con un -15 per tutti gli stipendi mai pagati: ad Agrigento da gennaio aspettano l’arrivo in Italia dell’imprenditore iraniano Karimouee per chiudere un closing contornato da almeno 800mila euro di debiti. Ha detto che li pagherà tutti lui, novello Aladino con la sua lampada magica. Peccato che l’uomo d’affari asiatico debba ancora ottenere il visto per dribblare l’embargo internazionale che sta colpendo l’Iran. A L’Aquila Gianluca Ius, noto per il crac del Foligno e candidatosi all’Ancona durante la scorsa folle estate, ha invece già detto a Aqbox.tv che non salderà i debiti pregressi (circa 900mila euro), nonostante abbia grandi idee in mente coinvolgendo anche Bruno Conti della Roma. Solo che, per iscriversi, vanno saldati anche quelli.

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Corriere Adriatico