Ancona, derby stregato. La Vis (con Neri infortunato) riagguanta i dorici a tempo scaduto pochi minuti dopo il vantaggio di Agyemang: 3-3

Ancona, derby stregato. La Vis (con Neri infortunato) riagguanta i dorici a tempo scaduto pochi minuti dopo il vantaggio di Agyemang: 3-3
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ANCONA L’Ancona lotta ma non sfonda. Con tanto cuore ma commettendo una serie lunghissima di sbavature che alla fine pesano. La Vis resiste, trema per due sciagurati interventi del proprio portiere di riserva Polverino, ma alla fine porta via un punto prezioso. Può riassumersi così il derby marchigiano andato in scena ieri sera al Del Conero che si è mantenuto su ritmi alti, seppur non sempre di eccelsa qualità, per tutto il suo sviluppo. Una sfida, la quarantesima tra le due formazioni, che si è giocata dinanzi a 4000 spettatori con 172 unità giunte da Pesaro. 


Errori e ingenuità 


Nessun cambiamento dell’ultima ora negli schieramenti con i dorici che scelgono il tandem Spagnoli-Cioffi mentre i rossiniani, formato trasferta, affidano il reparto offensivo all’esperienza di Pucciarelli e alla verve di De Vries e De Paola. La prima frazione, tolto l’1-0 anconetano di Spagnoli arrivato grazie a una pregevole stoccata da lontano, è il festival degli errori e delle ingenuità. Per i primi basta contare le occasioni fallite dai padroni di casa, in particolare con Cioffi e Peli. Per le seconde si prendano ad esempio le due reti della Vis arrivate sugli sviluppi di un paio evitabili leggerezze commesse da Basso (scivolata in area da cui nasce il penalty, ineccepibile, realizzato da Di Paola) e Dutu (marcatura completamente sbagliata su Mattioli lasciato tutto solo per colpire davanti a Perucchini). 


A proposito di errori


Il calcio toglie, il calcio dona. Lo deve aver pensato proprio Basso, pochi giri di lancetta dopo l’inizio della ripresa, quando la sua fiondata prima di terminare in fondo al sacco (la prima in maglia biancorossa con tanto di dedica alla fidanzata presente in tribuna, ndr) raccoglie la più classica delle papere di Polverino, subentrato all’ottimo Neri poco prima dell’intervallo. Una papera per il classe ‘97 che è solo preludio al bis, in negativo, che avverrà nei pressi del rush finale con la rete dell’illusorio vantaggio di Agyemang. Sembra la conclusione, finalmente, di una partita stregata. Ma la maledizione colpisce il Cavaliere armato proprio nel momento più crudo, in pieno recupero. Assumendo le sembianze del solito Sylla (il mattatore del 3-0 di Alessandria-Ancona dello scorso anno) bravo, e fortunato, ad approfittare di un’uscita tardiva di Perucchini e di una marcatura troppo morbida di Clemente. A proposito di errori. E di rimpianti.

Ancona - Vis Pesaro 3 - 3

ANCONA (3-5-2) Perucchini; Marenco, Cella, Dutu (17’st Gavioli); Peli (43’ Clemente), Paolucci, Basso, Nador, Martina (32’ Agyemang); Cioffi (32’st Saco), Spagnoli All. Donadel
VIS PESARO (3-4-2-1) Neri (38’ Polverino); Zagnoni, Tonucci, Cusumano (19’st Peixoto); Mattioli, Valdifiori (34’st Rossetti), Iervolino, Zoia; Di Paola, De Vries; Pucciarelli (34’st Sylla) All. Franzese 
ARBITRO Viapiana di Catanzaro
RETI 12’ Spagnoli, 26’ Di Paola (rig.), 30’ Mattioli, 3’st Basso, 40’st Agyemang, 47’st Sylla


NOTE ammoniti Nador, Polverino, Paolucci, Martina, Dutu, Rossetti espulsi, angoli 6-1, recupero 4’+5’, spettatori 4000 per un incasso di 22.174,83 euro

 

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Corriere Adriatico