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I movimenti
Sinora la società ha sempre operato un massiccio ricambio degli organici, sia nella gestione Canil che poi in quella targata Tony Tiong.
Dal Matelica all’Ancona
Nell’estate del 2021, l’anno dell’arrivo di Mauro Canil ad Ancona, il lavoro di Francesco Micciola fu orientato ad adattare l’organico alla nuova realtà. Dei 29 calciatori che Colavitto aveva avuto a disposizione nell’ultima stagione del Matelica ne furono ceduti ben 23. Fra questi anche calciatori che si erano messi in evidenza quali Simone De Santis, finito all’ambizioso Catanzaro, i due gioielli del centrocampo Balestrero e Calcagni e gli attaccanti Leonetti e Volpicelli che erano andati in doppia cifra in termini realizzativi. I soli confermati furono: il portiere Vitali, i difensori Tofanari, Di Renzo, Maurizio, il giovane centrocampista Ruani e la punta Moretti. In compenso Micciola portò ad Ancona uomini come il capocannoniere del girone Rolfini, la sorpresa Faggioli, l’emergente Iannoni e l’osannato Andrea Del Carro.
Ancona primo atto
La filosofia del cambiamento continua ad essere la strategia della società anche nell’estate del 2022, la prima dell’era Tiong. Vengono operate 21 cessioni e perfezionati 20 acquisti, sempre restando ai nomi di coloro che sono effettivamente in prima squadra. Via tutti, anche i protagonisti di un campionato brillante, conferme solo per Bianconi in difesa, D’Eramo e Ruani a centrocampo e Moretti in attacco, oltre al portiere Vitali. Arrivano calciatori di nome come Di Massimo, Spagnoli, Gatto e a gennaio Camigliano e Federico Melchiorri.
L’Ancona di oggi
E siamo all’estate appena trascorsa. Micciola riduce appena la portata del ricambio, comunque vengono ceduti 17 elementi (compreso lo sfortunato Berardi liberato a gennaio scorso) e ne arrivano 14. E’ storia di oggi. In appena tre anni un solo sopravvissuto: Leonardo Vitali.
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Corriere Adriatico