Ancona, tutti i dubbi di Schiavoni «Cosa sono venuti a fare qua?»

Pieroni in tribuna
ANCONA «L’impressione? Non si è capito assolutamente cosa siano venuti a fare». Senza troppi giri di parole, Sergio Schiavoni esprime le proprie...

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ANCONA «L’impressione? Non si è capito assolutamente cosa siano venuti a fare». Senza troppi giri di parole, Sergio Schiavoni esprime le proprie titubanze, che poi sono quelle di una tifoseria intera, sui nuovi soci dell’Ancona. Ugo Mastropietro e Riccardo Leone sono carneadi del calcio. Eppure sono loro, il gioielliere di L’Aquila e il tipografo di Andria, a controllare il club dorico. Perché l’abbiano fatto, con quale scopo e chi rappresentino, è ancora un mistero. Come sconosciuti restano gli sponsor che hanno contribuito al pagamento di stipendi e contributi: assegni arrivati da un istituto di credito di Grottammare e bonifici partiti da una cartoleria e agenzia di scommesse di Teramo. Quanto basta per farsi due domande, le stesse che si pone Schiavoni. «Siamo in attesa di capirci qualcosa di più - dice mister Imesa -. E’ tutto un punto interrogativo. Speriamo di scoprire presto chi partecipa a questa cordata, ma soprattutto che interessi ha ad Ancona e quali ritorni possono esserci. Ho visto di sfuggita questi due nuovi soci, nessuno me li ha presentati. Sento parlare di B in tre anni. Magari fosse vero, ne saremmo contenti». Dubbi sul futuro Schiavoni, che ha già liquidato la sua sponsorizzazione, prima di legare il suo nome all’Ancona per il futuro vuol vederci chiaro. Lo scetticismo è generale, specie da parte dell’imprenditoria locale che vedeva di buon occhio l’altra cordata, quella degli ottici romani che avevano coinvolto nel progetto anche Federico Petrolini. Ma alla fine, Miani e Gramillano hanno optato per la prima soluzione: il pool rappresentato da Maurilio Prioreschi. Decisione giusta? Lo dirà il tempo. «E’ stata una scelta affrettata - commenta Schiavoni -, forse Miani era preoccupato di subire un linciaggio mediatico se fosse arrivata la penalizzazione. La cordata degli ottici mi sembrava seria: c’era un progetto credibile. Tutti gli sponsor locali avrebbero dato una mano, ma non si sarebbe potuto evitare il -2 in classifica, visti i tempi stretti. Ci auguriamo che sia stata fatta la scelta migliore».

Si apre una settimana importante per l’Ancona. Giovedì alle 16 all’Ancona Point si terrà l’assemblea dei soci che dovrà nominare il nuovo Consiglio. Poi si terrà il Cda che procederà alla distribuzione delle cariche.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico