Ancona, alta tensione tra tifosi e giocatori: contestato Paolucci

Un momento del duro confronto tra giocatori e tifosi dell'Ancona
ANCONA - Urla, spintoni e l’invito deciso a Paolucci di lasciare al più presto l’Ancona. Doveva essere un normale giovedì di scarico dopo le fatiche di...

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ANCONA - Urla, spintoni e l’invito deciso a Paolucci di lasciare al più presto l’Ancona. Doveva essere un normale giovedì di scarico dopo le fatiche di Coppa Italia e invece oggi pomeriggio l’irruzione di una trentina di ultras al Del Conero ha causato l’interruzione anticipata dell’allenamento dei biancorossi. Il fatto scatenante è stato l’episodio che ieri, nei minuti finali di Ancona-Matera, ha visto coinvolto Michele Paolucci e quattro spettatori intenti a contestare i giocatori. Il comportamento dell’attaccante ex Juventus non è andato giù a un gruppetto di ultras che hanno tentato di vendicarsi. La situazione non è degenerata per l’opera di mediazione di capitan Cognigni e Cacioli e per la presenza delle forze dell’ordine, in grado di allontanare i facinorosi prima che giungessero a contatto con la punta prelevata a gennaio dal Catania e con gli altri giocatori finiti nel mirino. Dopo la contestazione dei tifosi, c'è stato anche un battibecco tra capitan Ricci, Bambozzi e alcuni giornalisti presenti. 


Ma gli spintoni volati in quegli attimi concitati e l’invito ad andarsene il prima possibile rivolto all’attaccante prelevato a gennaio dal Catania hanno rimarcato la delicatezza del momento per un’Ancona alle prese con una grave crisi di risultati e flagellata da lotte intestine. L’episodio di oggi si aggiunge alla lite di ieri tra Paolucci e i tifosi in tribuna e alla riconsegna delle maglie imposta domenica dagli ultras al termine del derby perso contro il Fano. La classifica piange (l’ultimo posto è distante un solo punto) e il clima è sempre più pesante.

 

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Corriere Adriatico