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FALCONARA - E’ uno dei volti giovani e vincenti del Monza che ha raggiunto le semifinali dei playoff scudetto di Superlega. E’ infatti Filippo Federici, libero falconarese appartenente alla rampante generazione dei millennial (è nato il 26 dicembre del 2000), lo specialista della seconda linea della compagine lombarda che nel week-end incrocerà Perugia nella serie che metterà in palio un posto nella finale tricolore. «E li affrontiamo dopo la loro esclusione dalla Champions – dice ridendo – e non so se sia un bene, perché punteranno tutto sui playoff e avranno probabilmente il dente avvelenato. Però, noi ci siamo».
Monza, in effetti, c’è.
Un’esperienza senza dubbio formativa per Federici, arrivata peraltro nel suo primo anno di militanza in Superlega. Dove tutto è nuovo, stimolante, ma anche molto complesso. «Diciamo che ogni partita, per me, è stata una sorta di sfida a distanza con il mio dirimpettaio perché mi sono sempre dovuto misurare con liberi più esperti, di livello altissimo, per cui è normale cercare di capire quanto grande sia la distanza che ti separa da loro. Così in ogni incontro ho cercato sempre per quanto possibile di osservarli, di studiarli: e non solo Grebennikov, che è un po’ il punto di riferimento per chi fa il libero, ma anche altri grandi interpreti del ruolo».
L’augurio è che il prossimo futuro di Filippo si tinga di azzurro, ma intanto quello immediato è una semifinale con Perugia tutta da giocare. «Il messaggio che vogliamo far passare è che non siamo appagati – conclude Federici – e non ci siamo accontentati di questo traguardo raggiunto, sebbene soddisfatti del percorso fatto finora. Hai presente quando si dice di mirare alla luna e mal che vada si è arrivati comunque tra le stelle? Ecco, diciamo che la finale è la nostra luna».
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