Tra silenzio e bellezza nel cuore dei Sibillini, un percorso di 14 km che ha tra le sue mete più belle una chiesa del XIII secolo a Borgo San Giovanni

Un tratto del sentiero
VISSO - Andiamo questa volta nel cuore dei Sibillini per riscoprire un percorso fatto di storia contadina e devozione, per assaporare la bellezza del silenzio e del contatto...

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VISSO - Andiamo questa volta nel cuore dei Sibillini per riscoprire un percorso fatto di storia contadina e devozione, per assaporare la bellezza del silenzio e del contatto con la natura. Un percorso che parte da Visso, per attraversare quelli che un tempo erano sentieri utilizzati da agricoltori ed allevatori.

 
Il percorso
Il percorso è essenzialmente una escursione per scoprire il mondo attorno al monte Cardosa, tra boschi (ideali per una escursione durante il periodo estivo) e strada principalmente sterrate. Il monte Cardosa o più semplicemente Cardosa è un monte situato nel Parco nazionale dei Monti Sibillini, nelle Marche in Provincia di Macerata, alto 1818 metri ed una sua minima parte è inclusa nella provincia di Perugia, Umbria. Alle pendici di Cardosa si trovano Castelsantangelo sul Nera, Nocelleto, Rapegna, Visso e Borgo San Giovanni. Il percorso è un comodo percorso ad anello, anche se piuttosto lungo, con partenza proprio da Visso in zona Borgo San Giovani. Mulattiere e strade antiche come “compagni di viaggio” fino a quando si incrocerà finalmente a metà percorso la fonte Vinghetto da dove si potrà apprezzare la bellezza dei Sibillini e del monte Bove non troppo distante. 


L’antica chiesa
Dopo aver raggiunto il punto più alto della camminata il percorso inizierà a perdere quota e scendere fino a quando si incrocerà uno dei punti più interessanti del percorso (che avviene quando più della metà del percorso è già stata percorsa): la chiesa della Madonna di Cardosa in località Borgo San Giovanni. Una chiesa costruita verso la fine del tredicesimo secolo, il cui nome deriva dai cardi selvatici che crescevano nei prati attorno all’edificio di culto. La chiesa è costituita da una sacrestia e da alcuni locali destinati ad abitazione ed un tempo veniva utilizzato come luogo di riparo dai pastori della zona. Nel corso del XVIII secolo la chiesa venne interamente ristrutturata: venne realizzato un altare barocco in legno intagliato e dorato ed affrescato l’arco trionfale con motivi geometrici e floreali, mentre nella volta dell’aula venne raffigurato lo Spirito Santo in forma di colomba e angeli. Ora però la chiesa non è accessibile a causa dei danni conseguenti al sisma del 2016. 


L’arrivo


Una volta passato questo punto di grande interesse, il percorso ad anello è quasi giunto alla sua conclusione, mancheranno infatti una manciata di chilometri prima di raggiungere il punto di partenza e quindi il mezzo che vi riporterà a casa. Attenzione, molta attenzione, alle condizioni atmosferiche prima di iniziare l’escursione. Considerata la stagione calda e le temperature decisamente elevate sarà fondamentale predisporre tutti gli accorgimenti necessari per completare l’escursione in sicurezza. Attenzione anche alla durata della passeggiata (circa 6 ore con le opportune soste), quindi è fortemente consigliato affrontare il percorso partendo di prima mattina. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico