URBINO - Anche lo Stendardo della Trinità e altre immagini suggestive della Pinacoteca comunale di Città di Castello nel film documentario “Raphael...
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Ieri mattina la troupe ha fatto tappa a Città di Castello per riprendere immagini della città e per filmare presso la Pinacoteca Comunale lo Stendardo della Santissima Trinità, opera giovanile di Raffaello. Nell’occasione è stata realizzata anche un’intervista con Tom Henry, professore di Storia dell’Arte all’Università del Kent e direttore della Rome School of Classical and Renaissance Studies. «Exhibition on Screen - ha precisato Grabsky, prima di iniziare a realizzare le immagini all’interno della Pinacoteca Comunale - è lietissima di poter filmare a Città di Castello, soprattutto visto che, per qualche tempo, abbiamo temuto di non poterlo fare a causa dell’epidemia di Covid 19. Noi viaggiamo per il mondo - ha proseguito il regista - producendo vari lungometraggi d’arte, ma questa zona d’Italia ha sempre rappresentato per me il cuore pulsante dell’arte occidentale. Adoro venire qui e ci impegneremo al massimo per far conoscere la storia dei rapporti di Raffaello con Città di Castello, non ancora conosciuta come merita, al nostro pubblico in 70 Paesi».
Lo Stendardo della Santissima Trinità di Raffaello è un dipinto ad olio formato da due tele che costituivano le facce di un gonfalone realizzato per la Confraternita della Santissima Trinità di Città di Castello. Su un lato compare la “Trinità con i Santi Sebastiano e Rocco”, santi invocati contro la peste, mentre sull’altro la “Creazione di Eva”. Pochissimi sono i documenti relativi alla confraternita, esistente fin dal 1266: il giorno della festa della compagnia era quello della Santissima Trinità (10 giugno). Gran parte della critica data lo Stendardo intorno agli anni 1499-1500/01, basandosi sull’andamento della peste in città.Altri studiosi come Tom Henry tendono a fissare la data di esecuzione negli anni 1501- 1502. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico