La cintura vintage che visse due volte. Ecco come trasformare quelle fuori taglia o démodé in portamensole, sedie e cuscini

Le cinture possono nascere a seconda vita
ANCONA - Le cinture sono nostre complici. Forse, per quello è difficile buttarle via. Sono un accessorio storico, addirittura risale alla preistoria. Fin...

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ANCONA - Le cinture sono nostre complici. Forse, per quello è difficile buttarle via. Sono un accessorio storico, addirittura risale alla preistoria. Fin dall’antichità abbiamo l’abitudine di mettere il verso della “lingua” oltre la fibbia a destra per la cinta femminile, a destra, e a sinistra, quella maschile.

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Usanza imposta dal fatto che non doveva intralciare gli uomini nell’estrazione della spada che, di solito, si portava sul fianco sinistro e si impugnava con la mano destra. Mentre, la regola che impone a “Monsieur” di allacciarle al terzo buco, quello centrale, lasciando i famosi 15 cm dal punto in cui la cinta viene allacciata, è un’eredità studiata dal bon ton francese.

La qualità
Casual, classiche, eleganti, sportive, comunque conviene sempre investire su cinture di qualità. «Vanno scelte in ottima e vera pelle» entra nel merito Lauro Alessandrini di Pelleterie Avorio, produttore dal 1985, a Monte San Giusto, di borse ed accessori. «Ma si deve sempre verificare se lo siano davvero sia sopra, sia sotto». Per la sua manutenzione consiglia l’uso del latte detergente. «È  un prodotto studiato per la cosmesi, molto delicato, specifico per la pelle del viso e, dunque, è perfetto per la pelle di vitello delle cinture. Anche se – precisa – molto dipende da chi e come le si indossa». Per custodirle, rassicura: «Poco importa se le si mettono in un cassetto arrotolate o appese ad un gancio, l’importante è che siano in un posto non umido e al riparo della luce».


La seconda vita
Comunque, se dispiace buttarle vie perché “démodé” e non abbastanza vintage o leggermente “rovinate”, ci sono varie soluzioni per regalarle un’altra vita. Ad esempio, intrecciare i nastri di cuoio per ricoprire il dorso o la seduta di una sedia. O tolte le due estremità e tagliata in due strisce di uguale lunghezza, possono servire da supporto ad una piccola mensola. Basta fissare le strisce sui lati della tavoletta e calcolare affinché le estremità di ogni lato combacino e fare un buco che consentirà di agganciare il nastro di cuoio al muro. Una grossa vite dorata, un chiodo speciale ed ecco una mensola che trova posto ovunque in casa. Le cinture, con le cuciture in bella vista, con il sistema delle viti e dei bulloni, sono molto decorative ed utilissime per modernizzare o rendere “etniche” le maniglie di un comò, come prese per una scatola od anche per fissare un corrimano sulle scale.

Infine, lavorando pezzi di cinture con delle viti, degli occhielli e divertendosi con nastri o ferma campioni, si possono dare carattere ad angoli di cuscini decorativi. Per chi ha manualità, la cintura può diventare un elemento importante nell’arredo di casa e di grande effetto. In particolare, le cinture molto larghe. Il sito Recyclart.org partendo da pallet suggerisce di creare una vintage Lounge Chair. Ossia di costruire una serie di rotoli in jeans e di collegarli con un nastro in cuoio o una cintura per vestire una sedia pallet.

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Corriere Adriatico