Cesare Bocci regala emozioni: l’attore camerte con Galatea Ranzi porta “Il figlio” domani al Persiani di Recanati

Cesare Bocci regala emozioni: l’attore camerte con Galatea Ranzi porta “Il figlio” domani al Persiani di Recanati
Il malessere di un adolescente è causato prima dalla separazione dei genitori, poi dalla nascita di un fratellino che il padre ha avuto con la nuova compagna. É...

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Il malessere di un adolescente è causato prima dalla separazione dei genitori, poi dalla nascita di un fratellino che il padre ha avuto con la nuova compagna. É questo il succo della storia de “Il figlio”, spettacolo teatrale di Florian Zeller, in scena domani, martedì 16 gennaio, alle ore 21,15 al Teatro Persiani di Recanati. Sul palco saliranno l’attore camerte Cesare Bocci e Galatea Renzi con Giulio Pranno e Marta Gastini, per la regia di Piero Maccarinelli, che ha curato anche la traduzione in italiano del testo originale.

 

La storia

La trama è semplice e ruota attorno a Nicola, che frequenta l’ultimo anno di liceo e vive con la madre Anna. Il padre del ragazzo, Piero, impersonato da Cesare Bocci, da poco ha avuto un altro figlio con la nuova compagna Sofia. La storia va avanti finché un giorno Anna informa l’ex marito che il figlio Nicola da tre mesi va più a scuola, manifestandogli il timore che possa avere una forma di depressione adolescenziale. Così Piero parla con il figlio, che gli confessa il desiderio di poter vivere con lui e con la sua nuova compagna. Il padre decide di cambiare scuola a Nicola, cercando di aiutarlo come può a superare il momento difficile e recuperare il gusto di vivere. «La trama – scrive il regista Maccarinelli – è semplice ma non il tessuto di emozioni, con la voglia di svelare quel che troppo spesso si nasconde. Sono le prime scene di un testo capace di conquistare tutti non solo grazie alla bellezza del linguaggio, ma anche per la capacità di introspezione e per i rimandi fra un personaggio e l’altro, al manifestarsi delle loro debolezze. Qui emerge la vita in tutte le sue sfaccettature». Zeller viene quindi a toccare i cuori di tutti quei genitori che sono alle prese con l’adolescenza dei propri figli. E dal canto del giovane Nicola, nello spettacolo mostra le sue difficoltà e si trova tra due genitori che sì, lo amano, ma sono un po’ distratti dai rispettivi problemi e quotidianità.

Il testo

Il testo di Florian Zeller, “Il figlio”, è parte di una trilogia composta da “Il Padre” e “La madre”, testi che, spiega ancora il regista, «non solo collegati fra loro se non dal numero dei personaggi, che sono sei, e dalle implicazioni umane e sociali. Ho diretto in Italia “Il padre”, con protagonista Haber, che poi è diventato un film che al cinema ha visto protagonista Anthony Hopkins, che ha pure ha vinto l’Oscar». La sceneggiatura del film era di Zeller, pure regista, e da Hampton anche lui Oscar. «Ne “Il padre” – dice Maccarinelli – si analizzavano i difficili rapporti con questa figura, per via dell’Alzheimer, ne “Il figlio”, invece, al centro della narrazione c’è un viaggio in cui l’autore conduce il pubblico prendendolo per mano sul terreno delle incomprensioni generazionali in famiglia». Il tutto coadiuvato dalle scene di Carlo Marino per lo spettacolo, che è prodotto da Il Parioli e Teatro della Pergola e i costumi di Gianluca Sbricca. Cesare Bocci, originario di Camerino, ma ormai residente a Roma, sarà nuovamente nelle Marche, ad aprile, a Maiolati Spontini con il suo spettacolo “Lucio Battisti. Emozioni”, che lo vedrà insieme all’orchestra Mercadante.

 

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Corriere Adriatico