URBISAGLIA – Il “Sogno” di Lello Arena e Isa Danieli il 22 luglio all’Anfiteatro Romano di Urbisaglia. La riscrittura di Ruggero Cappuccio della celebre commedia di...
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Arena, il Sogno di Cappuccio sta registrando incassi record, quali sono i suoi punti di forza?
In effetti al debutto con il pubblico detto volgarmente 'pagante' si è realizzato l'incasso più alto degli ultimi 49 anni. Una delle difficoltà di chi fa questo mestiere è di raccontare una storia che possa piacere e, questa volta si è fatto centro. L' idea iniziale era di uno dei più grandi prosatori e drammaturghi di ogni tempo ed un drammaturgo altrettanto famoso, ma contemporaneo, ha provato a riscriverla. Il risultato è, come ai tempi in cui lo facevano i nonni, l'arte di raccontare storie capaci di emozionare e, questo, un po' per la fretta ed un po' per la stitichezza dei tempi, si è perduto. La scelta voluta da Di Palma poi, è un tipo di teatro che mescola i generi e passa dal varietà, dallo stile dell' avanspettacolo al teatro di figura.
Come si è trovato nei panni di Oberon?
Ruggero mi conosce troppo bene ed è entrato nelle mie corde, sa i miei andamenti e Oberon pare fatto su misura anche se, sono queste le situazioni più pericolose. La spericolatezza di scrittura richiede una grande attenzione e libertà d' interpretazione.
Lavorare con Titania invece?
Isa, qui Titania, è una garanzia. Quando a 26 anni facevamo la Smorfia ed andavamo in teatro a vederla, il desiderio era di dividere un giorno il palcoscenico con lei. E, come si dice in questo Sogno, se si riesce a sognare con grande convinzione, prima o poi il desiderio si realizza. Il mio si è avverato.
Lello, ha appena nominato la Smorfia. Come è andato a finire il progetto di una fiction.
La cosa è rientrata perché anche Pietro Valsecchi ha percepito che il materiale era molto pericoloso. Massimo Troisi gode di un clan agguerritissimo di fan che ha fatto naufragare l’idea.
Torniamo a stasera, alla presenza della sua compagnia ad Urbisaglia.
Con le Marche, principalmente direi che ho uno stupendo rapporto agro-alimentare. Venendo da una regione che produce cose molto buone, quando sforo nella vostra direzione sono sempre spinto dalla quantità e dalla qualità di una cucina ad arte che ha pochi riferimenti all' interno del panorama italiano. Senza contare l'accoglienza sempre festosa e simpatica dal pubblico locale. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico