Il “Sogno” di Lello Arena e Isa Danieli
all’Anfiteatro Romano di Urbisaglia

Il “Sogno” di Lello Arena e Isa Danieli all’Anfiteatro Romano di Urbisaglia
di Cristina Gioacchini
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Mercoledì 22 Luglio 2015, 13:29 - Ultimo aggiornamento: 15:10
URBISAGLIA – Il “Sogno” di Lello Arena e Isa Danieli il 22 luglio all’Anfiteatro Romano di Urbisaglia. La riscrittura di Ruggero Cappuccio della celebre commedia di Shakespeare 'Sogno di una notte di mezza estate', si appresta a confermare il successo che la segue fin dal debutto stasera, all'Anfiteatro Romano di Urbisaglia per la rassegna Tau, grazie anche al contributo di due grandi interpreti del teatro italiano: Isa Danieli e Lello Arena. Cappuccio, tra fedeltà ed irriverenza, riorchestra il 'Sogno' per cercare ulteriori rifrangenze all'incanto musicale della lingua del bardo. La regia di Claudio Di Palma e la scena di Luigi Ferrigno ne assecondano la lettura trasformandola, per amplificare il suono, in una sorta di grande, onirico e vagamente circense carillon.



Arena, il Sogno di Cappuccio sta registrando incassi record, quali sono i suoi punti di forza?

In effetti al debutto con il pubblico detto volgarmente 'pagante' si è realizzato l'incasso più alto degli ultimi 49 anni. Una delle difficoltà di chi fa questo mestiere è di raccontare una storia che possa piacere e, questa volta si è fatto centro. L' idea iniziale era di uno dei più grandi prosatori e drammaturghi di ogni tempo ed un drammaturgo altrettanto famoso, ma contemporaneo, ha provato a riscriverla. Il risultato è, come ai tempi in cui lo facevano i nonni, l'arte di raccontare storie capaci di emozionare e, questo, un po' per la fretta ed un po' per la stitichezza dei tempi, si è perduto. La scelta voluta da Di Palma poi, è un tipo di teatro che mescola i generi e passa dal varietà, dallo stile dell' avanspettacolo al teatro di figura.



Come si è trovato nei panni di Oberon?

Ruggero mi conosce troppo bene ed è entrato nelle mie corde, sa i miei andamenti e Oberon pare fatto su misura anche se, sono queste le situazioni più pericolose. La spericolatezza di scrittura richiede una grande attenzione e libertà d' interpretazione.



Lavorare con Titania invece?

Isa, qui Titania, è una garanzia. Quando a 26 anni facevamo la Smorfia ed andavamo in teatro a vederla, il desiderio era di dividere un giorno il palcoscenico con lei. E, come si dice in questo Sogno, se si riesce a sognare con grande convinzione, prima o poi il desiderio si realizza. Il mio si è avverato.



Lello, ha appena nominato la Smorfia. Come è andato a finire il progetto di una fiction.

La cosa è rientrata perché anche Pietro Valsecchi ha percepito che il materiale era molto pericoloso. Massimo Troisi gode di un clan agguerritissimo di fan che ha fatto naufragare l’idea.



Torniamo a stasera, alla presenza della sua compagnia ad Urbisaglia.

Con le Marche, principalmente direi che ho uno stupendo rapporto agro-alimentare. Venendo da una regione che produce cose molto buone, quando sforo nella vostra direzione sono sempre spinto dalla quantità e dalla qualità di una cucina ad arte che ha pochi riferimenti all' interno del panorama italiano. Senza contare l'accoglienza sempre festosa e simpatica dal pubblico locale.
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