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All’inizio sembrava una scommessa, di quelle estive, per parlare di donne in una notte stellata, oppure tra un bagno al mare e un aperitivo al tramonto. Invece “Non a voce sola”, la manifestazione itinerante ideata da Oriana Salvucci, dove si ragiona sull’identità femminile, sta per varcare la soglia dei tre lustri. La quattordicesima edizione è stata presentata ieri mattina ad Ancona, a Palazzo della Regione. Un sacrosanto orgoglio animava la Salvucci, pur celato dal naturale understatement, nell’illustrare il programma di quest’anno: 18 appuntamenti, che coinvolgeranno 16 Comuni e una trentina di protagonisti, scrittori e filosofi, sul tema “Sguardi”. Ad aprire la rassegna, sabato alle 18, nel Cortile di Palazzo Buonaccorsi a Macerata, sarà Elisabetta Rasy, intervistata da Lucia Tancredi.
Gli incontri
“La trama dello sguardo” si intitola l’incontro, per presentare il suo ultimo libro.
Dopo di loro, si alterneranno le conversazioni di Paolo Crepet (a Corridonia e a Porto S. Giorgio), di Stefano Mancuso e Umberto Galimberti. Quest’ultimo, dopo gli appuntamenti di Montemarciano e Magliano di Tenna, chiuderà la rassegna con “Le parole di Dio”, il 23 settembre a Rapagnano. Non basta: Gabriella Genisi, la “mamma” di Lolita Lobosco, difenderà i suoi personaggi, donne che non intendono rinunciare alla propria identità. Loredana Lipperini e Lidia Ravera indicheranno “la strada giusta” per l’accettazione e l’affermazione di sé, mentre Vittorio Sgarbi, Cristiano Godano, frontman dei Marlene Kuntz, e il poeta Franco Arminio porteranno esempi dello “sguardo” maschile virtuoso sulle donne (programma completo su www.nonavocesola.it). «Una rassegna come questa – ha commentato M. Lina Vitturini, presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione – raggiunge da anni il grande pubblico su uno dei temi di maggior rilievo sociale e attualità».
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