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SENIGALLIA - Centotrenta club in tutta Italia. Centotrenta palchi che si riaccenderanno stasera dopo un anno di silenzio. Cosa succede? Di preciso nessuno lo sa. Ma ogni live club ha annunciato un artista. L’iniziativa è “L’ultimo concerto?”. Anche il Mamamia di Senigallia ha scelto di partecipare. E il nome associato al locale marchigiano è quello di Mudimbi.
Aleggia il mistero attorno all’evento. Si può intuire che la volontà è di suscitare una reazione da parte dello spettatore.
Un intero settore che resiste nonostante l’assenza totale di certezze. E soprattutto senza più risorse economiche. «Con quest’evento vogliamo far capire che siamo stati completamente dimenticati - continua Rossetti - siamo chiusi da un anno e i ristori pensati per noi sono assolutamente inadeguati». In tutto questo, il futuro dei live club non lascia spazio a visioni ottimiste. «Tutti i tour sono spostati al 2022 - spiega Rossetti - ciò vuol dire che con tutta probabilità anche quest’anno staremo col silenziatore. Dallo scorso aprile rincorriamo ancora la data dei Subsonica che si sarebbero dovuti esibire al Mamamia. Probabilmente li rischeduleremo per il prossimo autunno, ma tutto potrebbe accadere». È davvero impressionante come tutta la filiera della musica dal vivo sia stata falciata nel silenzio completo delle istituzioni. «È proprio questo il dramma ulteriore - afferma il titolare del Mamamia - siamo fantasmi. Invisibili. Perché in Italia la musica è vista come un accessorio, non come un’economia reale fatta di cultura e lavoro». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico