SENIGALLIA - Moda, spettacolo e bellezza sabato scorso all’Ethò dove è andata in scena un’elegante serata che ha visto la presenza...
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Miss Italia nelle Marche, come si trova?
«Davvero benissimo, quando Marco Zingaretti chiama ci sono sempre, qui ci sono persone serie, professionisti che sanno fare il loro lavoro, insomma una garanzia».
A diversi mesi dalla sua elezione, come si vive da reginetta d’Italia?
«È una vita molto movimentata, piena di impegni, sono sempre in giro per l’Italia e vivo praticamente negli alberghi».
Dove si vede nel futuro?
«Mi piacerebbe molto essere conduttrice di un programma sportivo oppure di un talk show, questa credo sia la cosa per cui mi sento più portata, poi chiaramente non escludo nulla e sto facendo belle esperienze in tal senso».
Per ora intanto, per rimanere nello sport, lei è madrina del prossimo Giro d’Italia…
«È per me un grande onore e un vero piacere. Spero di esserci per la prima tappa che parte da Gerusalemme il 4 maggio e l’ultima che finisce a Roma il 27 dello stesso mese. In tutto saranno 21 tappe ed io ne seguirò il maggior numero possibile».
Poi c’è anche Don Matteo…
«Sì sarò nelle ultime puntate di don Matteo 11 nel ruolo di una infermiera. Ma è una cosa che non pubblicizzo molto in giro, perché me vergogno un po’, non so come sono da attrice, per me è un’esperienza completamente nuova e credo sia anche inusuale per una miss».
I suoi studi come vanno?
«Sono iscritta al terzo anno di Giurisprudenza e un po’ ho dovuto rallentare a causa dei nuovi impegni come Miss Italia. Comunque ho dato anche un esame studiando nel poco tempo libero che ho».
E l’amore?
«Quello va molto bene, sono fidanzata, anche lui studia, frequenta Economia, e quando siamo liberi dagli esami e dagli impegni ci raggiungiamo».
Un suo parere sulla ormai annosa vicenda delle molestie?
«Nessuno può abusare del potere che ha per determinare la carriera o l’insuccesso di una donna. Poi va anche detto che le donne sono in grado di capire dove un uomo vuole andare a parare e ho l’impressione che quando denunciano dopo 20 anni significa che in qualche modo è stato comodo così». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico