Savino Marè tra cinema, foto, scrittura e il cuore nelle Marche

Savino Marè
FERMO - Si definisce artista poliedrico e creativo. Savino Marè, marchigiano doc, ha scritto un libro autobiografico, ma era già noto per la sua passione fotografica...

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FERMO - Si definisce artista poliedrico e creativo. Savino Marè, marchigiano doc, ha scritto un libro autobiografico, ma era già noto per la sua passione fotografica e per la recitazione. In film e cortometraggi, e anche in un video musicale della cantante Lighea, “Le viole”, lanciato nel 2012. Ma non ama la notorietà fine a sé stessa: lui ha un amore smisurato per il suo territorio, che vuole promuovere attraverso le sue arti.


Savino Marè e il cinema 
Chiedetegli cosa preferisce fare e lui vi risponderà sicuramente che «il mio dna è fatto di cinema e fotografia. Sono due arti che mi rendono libero, così come del resto fa anche la scrittura». Il cinema innanzitutto, ed è lui che con grande entusiasmo racconta le sue esperienze artistiche davanti alla macchina da presa. «Nel 2011 sono stato presente nel film “Il cuore grande delle ragazze”, che Pupi Avati ha girato a Fermo – racconta – poi nel 2014 ho partecipato a “Il Giovane favoloso” sotto la regia di Mario Martone». Dopo il film sulla vita e l’opera letteraria di Giacomo Leopardi, ha preso parte anche a “Come saltano i pesci”, film registrato tra i comuni di Porto San Giorgio ed Amandola, per la regia del compianto Alessandro Valori. Nel suo curriculum scrive anche del cortometraggio “Last chance” di Alice Bellagamba e di altri corti a cui ha partecipato. C’è stato poi il ruolo del magistrato nel film “Il gatto e la luna”, girato nelle Marche nel 2019, a cura del regista Roberto Lippolis. Non solo recitazione però, perché ha fatto anche il giurato (dal 2014 al 2018) nel “L’altro Festival – Premio anello debole”, che ogni anno si svolge a Capodarco (Fermo), e in alcuni concorsi di bellezza.

La fotografia 
Non dimentica però la sua prima passione, anche se non ne ha fatto mai un lavoro: la fotografia. Da sempre appassionato all’arte di ritrarre immagini con l’obiettivo, Savino Marè ha raggiunto la notorietà nel 2013. “Alba a Porto San Giorgio” è il titolo del suo scatto, che ritrae un uomo a cavallo sulla riva del mare sangiorgese, premiato da un challenge lanciato allora dal Social Media Team delle Marche. «Amo i luoghi dove vivo – racconta – e per questo motivo, dopo che la stampa della foto è finita tra le migliori marchigiane alla Bit di Milano, ne ho concesso l’utilizzo gratuito al Comune di Porto San Giorgio». L’Ente ne fece una delle immagini principali per la promozione turistica di quel periodo.

Il libro autobiografico 

Poesia per immagini, e emozioni dalla scrittura: è così che nel 2014 nasce “Praticamente io-nulla accade per caso”. Il libro è in parte autobiografico, dove si racconta e ricorda il padre scomparso a cui era molto legato, e in parte dedicato al suo amore per le arti, che cerca di praticare. Chiedetegli cosa pensa lui stesso di questo libro e vi risponderà che si è messo «a nudo di fronte al mondo intero, so che il mio libro viene letto pure fuori Italia». E il suo libro gli regala altre emozioni: l’incontro a Roma al centro Studi Marche “G.Giunchi” nel salone del Sodalizio dei Piceni. Emozione che per il momento  è solo rinviata, visto che l'appuntamento del 18 marzo è slittato a data da definire.
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Corriere Adriatico