“Appunti da Coimbra”, serata di fado con Tavolazzi, Di Bonaventura e Poeta a Sant’Elpidio a Mare

“Appunti da Coimbra”, serata di fado con Tavolazzi, Di Bonaventura e Poeta a Sant’Elpidio a Mare
SANT'ELPIDIO A MARE - «Un grande musicista e innovatore». Così Ares Tavolazzi, bassista e contrabbassista italiano di musica jazz, definisce il grande...

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SANT'ELPIDIO A MARE - «Un grande musicista e innovatore». Così Ares Tavolazzi, bassista e contrabbassista italiano di musica jazz, definisce il grande “guitarrista” Carlos Paredes, scomparso nel 2004, e considerato colui che di fatto ha rivoluzionato il fado portoghese. “Appunti da Coimbra”, questo il titolo, andrà in scena alle 21,30 di oggi al Teatro Cicconi di Sant’Elpidio a Mare e vedrà Tavolazzi, al contrabbasso, insieme a Daniele Di Bonaventura (al bandoneon) e Marco Poeta, direttore artistico, alla guitarra portughesa (info 3924450125). 

 


L’innovazione 

«Paredes era un innovatore nel suo paese – spiega Tavolazzi – dove, prima di lui, c’era solo il fado cantato. Ecco ha rivoluzionato con un fado, il suo, solo suonato. Era un grande maestro, davvero geniale». Il contrabbassista, che l’ha anche incontrato in Portogallo, del grande musicista ricorda «la melodia, il vibrato, il cantato. Tutti elementi che, tipici del fado, avevo assimilato sin da bambino, perché mia madre amava il fado. Poi con la chitarra ho suonato anche con Mia Martini e un brano degli Area». Nelle parole del musicista c’è anche il motivo per cui è importante ricordare il musicista portoghese. E per farlo, con questo omaggio, Tavolazzi annuncia che «suoneremo i suoi brani, rispettando le melodie, ma con elementi di improvvisazione. Ce ne sono tanti, ma su tutti vorrei ricordare la “Ballada de Coimbra”». Musicisti come lui sembrano non essercene oggi. «A me piace – dice – cercare, ascoltare, ma finora, se si escludono omaggi o tributi, non ho trovato suonatori di chitarra che innovano come lui. Almeno dove ho guardato io. Mi piace guardare su internet, cercare, ascoltare per vedere se ci sono prodigi, o pianisti. Devo dire che questa è la mia musica, il pop di oggi non mi piace. Ma anche quello è cambiato: una volta la musica era la stessa per tutti, oggi ce ne sono così tante di cose, anche di discutibili. Ma credo che la musica di qualità possa avere un futuro».

I ricordi

Musicalmente Tavolazzi ha iniziato a suonare per la cantante Carmen Villani, nel gruppo beat “Avengers”, poi nel 1969 con Ellade Bandini e Vince Tempera ha fondato il gruppo “The Pleasure Machine”. «Eravamo giovani – ricorda – con Vince facevamo i turnisti nelle case discografiche. Siamo ancora amici anche se non ci sentiamo più. Lo ricordo molto vitale, abbiamo anche fatto cose nuove con Pleasure Machine. Era il periodo in cui provavamo a fare qualcosa di diverso, anche se oggi, nel riascoltarle, viene da sorridere». Ha suonato con tantissimi artisti e musicisti, ma quello che forse ricorda con più piacere è «Gil Evans che ho visto qui in Italia. Mi è rimasto dentro, l’ho conosciuto, anche lui un tipo geniale, ma semplice. La musica e la semplicità, un binomio che forse ho ereditato da mio padre, che era musicista, lui mi ha insegnato che si rimane umili». La musica, per Ares Tavolazzi, è anche una vera e propria passione: «Io suono sempre il jazz ormai da anni, il mio è il lavoro più bello del mondo. Vado sul palco, per un’ora e mezza sono libero, e mi pagano. Ma non è solo un lavoro e forse neanche solo una passione. Una curiosità, verso cose nuove, ma belle». 

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Corriere Adriatico