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Non è solo l’insegna di due ristoranti marchigiani a Londra. Rossodisera è un marchio, un avamposto regionale nel Regno Unito con l’ambizione di diventare un modello di sviluppo delle Marche all’estero. Il primo locale (30 coperti) è stato aperto nel 2007 a Londra-Covent Garden. La pandemia ha colpito duro e l’imprenditore fermano Igor Iacopini ha pensato ad un piano B.
Fedele al motto “la miglior difesa è l’attacco”, nel 2022 ha investito, inaugurando un secondo Rossodisera ad Hampstead, uno dei quartieri bene della city, con 100 coperti e una sala polifunzionale. Nei due locali lavorano una ventina di persone.
I guasti della Brexit
Prima di Brexit erano tutti marchigiani. Ora una quota del 30% è straniera. I cuochi sono marchigiani. Il menù è in dialetto: tagliatelle de lo Vatte, frecantò, pastarelle co’ lo vi’ cotto, ecc. È poi cura del personale in sala orientare gli avventori. «I clienti inglesi e internazionali in genere hanno un approccio che mescola curiosità ad una iniziale diffidenza.
L’allestimento
Individuata la location, ha ricostruito l’ambiente marchigiano con materiali (mattoncini rossi ad esempio) e elementi d’arredo prelevati da vecchie case fermane. Poi ha allestito la squadra, con l’ausilio delle scuole alberghiere marchigiane. Così da Recanati è arrivato lo chef Matteo Lorenzini. Che insieme al factotum Roberto Traini Giulianini costituiscono la spina dorsale di Rossodisera. Punto di forza dei ristoranti è l’autenticità dell’offerta, dalla location ai piatti. «A Londra le Marche non sono conosciute e non hanno la reputazione di altre regioni italiane, pur avendo la stessa qualità nei prodotti. Il nostro lavoro è quello di avvicinare il cliente ai sapori marchigiani. Poi ne resta conquistato. Olive all’ascolana, vini, olio, ragù di coniglio, ciauscolo sono i nostri best seller» commenta Iacopini. Ma c’è un’altra particolarità: «Il cliente straniero di Rossodiera ha aspettative più alte e rispetto ad un italiano presta particolare attenzione agli aspetti formali. Il servizio, ad esempio, deve essere da manuale».
Prossima stazione
Rossodisera, che si appresta ad aprire l’e-commerce, offre ad Hampstead anche un wine shop e delicatessen. Per il 2023, Iacopini vuole sviluppare tutto il potenziale della location, dal punto di vista prettamente culinario ma soprattutto come luogo di riferimento per i marchigiani che si recano a Londra per affari. Rossodisera ha già attirato l’attenzione della Regione Marche, del comune di Fermo, di Tipicità. «Vogliamo diventare un locale rappresentativo delle Marche. Un punto di incontro e di ritrovo per i marchigiani in un ambiente a loro congeniale» conclude il ristoratore marchigiano. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico