Il quartetto degli Ogam con musica fusion folk in concerto a Porto Sant'Elpidio

Il quartetto degli Ogam con la sua musica fusion folk in concerto a Porto Sant'Elpidio
PORTO SANT'ELPIDIO - Buon compleanno Ogam! Il gruppo celebra quest’anno il 35esimo anniversario dalla fondazione, e domani, sabato 11 febbraio, alle ore 21,30, nel...

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PORTO SANT'ELPIDIO - Buon compleanno Ogam! Il gruppo celebra quest’anno il 35esimo anniversario dalla fondazione, e domani, sabato 11 febbraio, alle ore 21,30, nel teatro delle Api di Porto Sant’Elpidio, saranno protagonisti di un concerto, organizzato da Tam, in cui racconteranno la loro storia musicale. 

 
La nascita


«Siamo nati – racconta Maurizio Serafini che insieme a Luciano Monceri ha ideato il Montelago Celtic Festival – nell’inverno del 1988 e da allora siamo rimasti sempre insieme io, Luciano Monceri e Angelo Casagrande. Poi è arrivato anche Francesco Savoretti con le sue percussioni». Il loro è un progetto di world music, ispirato all’Irlanda, ma con sonorità, percussioni e flauti che si rifanno alla musica araba e indiana. «Una fusion folk – dice Serafini – dove abbiamo un approccio anche classico grazie al violoncello di Angelo, approccio però improntato alla contemporaneità. Poi ci sono i “miei” strumenti a fiato, con le cornamuse, il low whistle, la bombarda italiana, lo scacciapensieri. Oltre alle percussioni di Francesco, c’è Luciano che suona ad esempio il morin khoor, l’arpa celtica, o la chitarra acustica». La loro è una musica che conduce chi l’ascolta in un viaggio emozionale. Un viaggio fatto di musica propria, loro non suonano alcun tipo di repertorio, se non il proprio. 


La musica 


«Il nostro lavoro – prosegue Serafini – si basa tutto su nostre composizioni originali e sulle nostre produzioni discografiche. Una in particolare è sul viaggio di Matteo Ricci, e poi ci sono gli appunti del viaggio nel Regno della Sibilla, un lavoro musicale, o meglio concept album, basato sulle leggende dei Monti Sibillini. É come una “cattedrale sonora di un film che non c’è”, un viaggio immaginario nelle emozioni». Emozioni suscitate dalla musica degli Ogam, che in 35 anni l’hanno portata in giro per il mondo. «Abbiamo suonato – ricorda in particolare – anche in Siberia, in Russia, a Pechino. Tante tournèe in Europa, viaggi musicali in paesi come Germania, Ungheria, Spagna». A Porto Sant’Elpidio domani presenteranno la loro musica e, aggiunge Serafini, «faremo un’antologia, un amarcord dei nostri viaggi e anche un racconto di contenuti». Non si fermano, per la verità non lo hanno mai fatto nemmeno nel periodo del primo lockdown, quando i contatti erano ridotti allo zero.


La pandemia


«Durante la pandemia, con il Montelago – dice - abbiamo promosso una musica “casalinga” con tutti i musicisti. Ne sono poi scaturite otto composizioni originali, che faremo al Montelago, brani che saranno presto in un nuovo album, al quale collaboreranno musicisti portoghesi». Si tratta degli Albaluna, formazione di Torres Vedras. Si scaldano intanto i motori per il Montelago Celtic Festival dal 3 al 5 agosto. «Non anticipiamo più di tanto – osserva Serafini – posso però dire che ci saranno tanti bei gruppi e presto inizieranno le prevendite». Nel mentre con i Mortimer Mc Grave, Serafini la prossima settimana sarà a San Benedetto (17), a Torre San Patrizio (18) e a Campofilone (19).  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico