Marcorè presenta il nuovo cartellone del Teatro delle Api: «Sono cinque spettacoli, le risate sono assicurate»

PORTO SANT'ELPIDIO - «Viva Degrado Postmezzadrile, viva FantaSanremo, viva Porto Sant’Elpidio»: così Neri Marcorè, direttore artistico del...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PORTO SANT'ELPIDIO - «Viva Degrado Postmezzadrile, viva FantaSanremo, viva Porto Sant’Elpidio»: così Neri Marcorè, direttore artistico del Teatro delle Api di Porto Sant’Elpidio a margine della conferenza stampa di presentazione della stagione teatrale della sua città natale.


Le Marche “zozze”
Pochi giorni fa Marcorè è stato ospite di Luca Barbarossa a Radio 2 Social club, dove ha letto uno scritto della pagina satirica “Degrado Postmezzadrile”.

 

«Una pagina che seguo ogni tanto – dice Marcorè – e poi la ripropongo, faccio da megafono a volte. Lancio la palla e, pur se scritta in dialetto marchigiano, mi torna indietro anche da persone di altre regioni. Apprezzo l’ironia, dietro l’anonimato possono fare satira. Se tutti ci facessimo prendere un po’ in giro, saremmo molto più leggeri, auspico un ritorno al passato». Fin qui le Marche, ma Marcorè, lo scorso venerdì sera, a margine di una serata al Teatro delle Api, ha fatto visita ai ragazzi del FantaSanremo. «Sì, sono andato a trovarli – racconta – un gioco che è nato da un gruppo di amici e che oggi vede 500mila squadre iscritte. È nato al bar Corva, e poi il fenomeno è esploso».
I due anni di stop
L’anno scorso il FantaSanremo era al Teatro delle Api, che è pronto a riaprire il sipario per la stagione teatrale, dopo due anni di stop dovuti alla pandemia. Il direttore artistico è proprio Marcorè. «Praticamente – racconta – svolgo questo incarico da quando c’è il Teatro delle Api. Un incarico che svolgo sempre con grande piacere e che mi da la possibilità di rimanere in contatto con la mia città natale. Quest’anno sono riuscito a presentare la stagione in presenza, mentre in passato, per gli impegni non era possibile. Le risorse sono minori che in passato, ma siamo comunque riusciti a portare cinque titoli di prosa, di cui tre furono sospesi nel 2020 a causa del Covid». Il sipario della stagione di prosa si apre domenica 6 marzo con “L’amico di tutti” di e con Paolo Camilli, del quale Marcorè ricorda che «è nato a pochi metri dal Teatro delle Api».
Le proposte


Il direttore artistico garantisce risate assicurate per il 20 marzo. Sul palco arriverà Paolo Nani con “La lettera”, per uno spettacolo esilarante e imprevedibile. Esilarante pure Riccardo Rossi, che il 2 aprile sarà a Porto Sant’Elpidio con “W le donne!”. Il 19 aprile sarà in scena “La Bibbia riveduta e scorretta” di Oblivion con la regia di Giorgio Gallione, con il quale lo stesso Marcorè ha fatto diversi lavori. Chiusura con Emilio Solfrizzi il 29 aprile che interpreterà “Roger”. «Glielo ho chiesto io – riferisce Marcorè – anche se è in tournée con un altro spettacolo. Lui sarà un tennista che, anche se non si vedrà esplicitamente, giocherà con Roger Federer». Gli abbonamenti saranno in vendita dal 21 febbraio (info: 3466286586) e dal 28 i biglietti. Accanto a questi spettacoli, però, ci saranno anche appuntamenti con il teatro per ragazzi a cura di Lagrù ragazzi (oggi e 20 febbraio, poi 13 marzo), e altri ospiti musicali ancora da definire a cura di Tam tutta un’altra musica. Alla presentazione c’erano, oltre a Marcorè, il sindaco Nazareno Franchellucci, l’assessore alla cultura Emanuela Ferracuti, Raimondo Orsetti dell’Amat, Giambattista Tofoni di Tam, Oberdan Cesanelli di Lagrù e Giorgio Girotti Pucci della Fondazione Carifermo. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico