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PORTO RECANATI - Un concerto intimo ed emozionante, impreziosito dalla luce di molte candele: il tour “Luce”, di Danilo Rea e Fiorella Mannoia, farà tappa domani, mercoledì 26 luglio, alle ore 21, all’Arena Gigli di Porto Recanati. Il concerto è organizzato da Elite Agency e Alhena entertainment in collaborazione con il Comune (info: 0871685020).
L’illuminazione
A illuminare il palcoscenico moltissime candele e i due artisti spiegano perché. «Abbiamo voluto le candele – dicono – per rendere ancor più evocativa la potenza della musica. Abbiamo pensato che non servissero troppi abbellimenti per un’esperienza intima ed emozionante e per questo tour abbiamo deciso di togliere tutto: solo voce, pianoforte e l’atmosfera creata dalle candele». A creare l’atmosfera saranno anche la musica del piano di Danilo Rea e la voce di Fiorella Mannoia, due anime, jazz e pop, che secondo i due artisti non è difficile che si avvicinino: «Non sono anime poi così distanti, in fondo facciamo quello che facevano i grandi jazzisti americani, che prendevano i successi della loro epoca e ci improvvisavano sopra.
Il repertorio
Il pubblico farà un viaggio nel loro repertorio, così dicono: «Il repertorio sarà quello che ha accompagnato la nostra vita e immaginiamo quella di molti che verranno ad ascoltarci». Sarà un viaggio emozionante tra i brani che accomunano i due artisti e alcune canzoni, presenti in scaletta, come “Quello che le donne non dicono”, sono di Mannoia. Ma, spiegano i due, «non ci siamo creati questo problema, scegliendo quello che ci andava di cantare. Tra l’altro ci siamo lasciati liberi, con ampio spazio per l’improvvisazione, quindi il concerto cambia di serata in serata».
Il brano del cuore
Non è scontato chiedere a un duo qual è il brano del cuore e avere, come risposta, lo stesso titolo. Per entrambi è “Margherita”, di Riccardo Cocciante, ma ciascuno ha un suo ricordo personale. «È il brano – ricorda Mannoia – con cui vinsi Premiatissima. Era un momento in cui dovevo scegliere in che direzione artistica andare e tutto partì da lì». «Ero appena uscito dal Conservatorio - ricorda Rea - e mi chiamarono per fare un tour con Cocciante e Rino Gaetano. Lì la imparai: Margherita era uno dei momenti clou di tutto lo spettacolo. Fu il mio primo concerto pop, mi trovai davanti a 3-4mila persone appena uscito dal Conservatorio». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico