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POLVERIGI - Polverigi, piccolo centro dell’Anconetano, adagiato sui colli che digradano verso il mare Adriatico, diventa simbolo di pace. Non si tratta di una dichiarazione velleitaria, autocelebrativa, ma di un blasone che deriva da fatti storici. Correva l’anno 1202, infatti, quando Polverigi fu designata come sede della firma di uno degli atti cruciali per l’identità marchigiana.
Il 18 gennaio di quell’anno, fu siglato qui un trattato di pace tra 27 Comuni delle Marche. Fu un patto d’importanza storica rilevante, perché metteva fine alle lotte territoriali tra i Comuni maggiori: in particolare sanciva la tregua tra Ancona, con i suoi alleati, e i territori di Osimo e di Fermo. Al di là dell’evento contingente, che avrebbe in seguito avuto sviluppi diversi e controversi, fu quello un evento che segnò l’affermazione definitiva delle autonomie locali e la presa di coscienza della comune appartenenza alla regione marchigiana, oltre che allo Stato della Chiesa.
L’anniversario
Per celebrare l’anniversario di 820 anni, il Comune di Polverigi ha organizzato una giornata di festeggiamenti e di riflessione, che si terrà nella giornata di domani, sabato 3 dicembre, a partire dalle 9,45, quando il sindaco Daniele Carnevali accoglierà i rappresentanti degli altri Comuni a Palazzo del Popolo. «È un anniversario importante per le Marche: una data storica, perché all’epoca fu scelto proprio il nostro borgo, per motivi strategici e logistici, a ospitare un evento di portata regionale».
La mostra “Pulverisie”
Quasi a confermare il valore inestimabile della convivenza pacifica, sarà inaugurata, alle 12,45, nella sala del Pianoforte di Villa Nappi, la mostra “Pulverisie”: una documentazione sulla vita comunitaria di Polverigi, realizzata con le immagini dell’archivio della Mediateca comunale Gualtiero Giamagli.
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